Crotone. Prove tecniche di Governo: Voce alla scelte tra primi “spifferi” e “impicci”
Prime mosse per l’amministrazione comunale guidata da Vincenzo Voce, e primi problemi per il neo sindaco che probabilmente si sarà già reso conto di come le cose su cui si debba mantenere il riserbo, in realtà, sono proprio quelle rese note per prime.
Così è successo, ad esempio, per la prima riunione con i venti consiglieri di maggioranza eletti, la sera stessa della proclamazione, e che pare possa aver dato qualche dispiacere non solo al neo primo cittadino.
Quest’ultimo, infatti, aveva chiesto che quanto accaduto nel corso della riunione non fosse divulgato per nessun motivo, paventando estreme conseguenze, mentre, in realtà, non è passata che qualche ora e tutto è stato raccontato e fin nei minimi dettagli.
In realtà, già in occasione della prima visita ufficiale di Voce alla Questura di Crotone c’era stato uno spoiler da parte della stessa Polizia, che aveva riferito come insieme al sindaco vi fosse anche la sua nuova vice, Rossella Parise.
Ed è proprio questo il nome che Voce ha comunicato ai venti consiglieri, come sua scelta che, tra l'altro, era da tempo che circolava con insistenza, anche se il sindaco non l'ha mai esternata ufficialmente.
E qualche malpensante s’è domandato: “Ma non si era detto nel corso campagna elettorale che tutto avrebbe dovuto avvenire nella massima condivisione coi consiglieri di maggioranza?”
Tornando alla riunione, poi, nella stessa è emersa la necessità di nominare il presidente del Consiglio, tracciando un ideale identikit: possibilmente con esperienze sul campo e con competenze specifiche.
In realtà, alla fine, per la scelta, si è optato per la votazione segreta (in barba al must della trasparenza decantato tra primo turno e ballottaggio) con le candidature di Ilario Sorgiovanni, Rachele Via, Fabrizio Meo e Giovanni Greco.
Alla fine, sia la Via (intesa come Rachele) che Sorgiovanni hanno fatto un passo indietro, indicando, rispettivamente, come candidati delle loro liste, Dalila Venneri e Greco.
Proprio quest’ultimo al termine della votazione ha ottenuto nove voti contro gli otto di Fabrizio Meo (qualcuno in più dei componenti della sua lista) e con Venneri che ha preso, invece, meno preferenze dei consiglieri di Stanchi dei soliti.
Ed è quindi Greco ad essere stato designato presidente del Consiglio comunale, di cui è già stato consigliere per i Verdi e presidente (ben retribuito) dell’osservatorio della Provincia di Crotone dell'Ambiente, sotto la presidenza di Sergio Iritale.
Un nome, quest’ultimo, che accomuna Greco alla stessa Via, considerato che anch’essa fu componente dello staff dello stesso presidente Iritale. E, in questo senso, potrebbero non essere gli unici con questa comune provenienza.
Tornando a Rachele Via, è stata tra le più attive nel corso della riunione, dato che non solo ha proposto Greco presidente ma, in qualche modo, si è anche autoproposta lei stessa per una postazione.
La postazione in questione è quella di assessore alla cultura, con particolare “predilezione” per l’Antica Kroton, che sarà uno dei banchi di prova della nuova amministrazione comunale.
Peccato, però, che nel corso della campagna elettorale la coalizione con alla guida Voce abbia sempre sbandierato il fatto che gli assessori sarebbero stati tutti esterni, per poi cambiare idea ed aprire ai consiglieri in giunta.
Quindi, nell'arco di poche ore, la nuova amministrazione si è contraddetta diverse volte: la prima nella votazione segreta per il presidente (alla faccia della trasparenza sbandierata, sic!).
Così come sulla riservatezza delle decisioni, spifferate subito ai quattro venti così come nella scelta degli assessori, che dovevano essere esterni ma poi non troppo. Per tacere, infine, sulla scelta del vicesindaco, senza condivisione alcuna.
E già qualche mal di pancia serpeggia in Consiglio, per come si sono svolte le cose, anche perché lo stesso sindaco non ha nascosto la sua contrarietà per l'uscita delle notizie.
E se queste sono le premesse, con questa nuova amministrazione certamente gli spunti per gli articoli dei cronisti politici non mancheranno e, certamente, se ne vedranno delle belle.
In ogni caso, per precauzione, tutti in Comune d'ora in avanti indosseranno sciarpe e cappotti ed ogni altra forma di protezione, non tanto per l’arrivo del freddo, quanto per difendersi dai troppi spifferi.