Crotone. Stanchi dei Soliti molla Voce: “c’ha traditi”. Sindaco: “solo rancori personali”
Cambia la geografia politica del Consiglio Comunale di Crotone, con un nuovo riassetto della maggioranza che sostiene il sindaco Vincenzo Voce, con fuoriuscite e nuove entrate.
Ieri, con una conferenza stampa, il gruppo Stanchi dei Soliti, ha ufficializzato ciò che era ormai nell’area, cioè la fuoriuscita dalla maggioranza per contrasti politici con l’azione dell’amministrazione in carica ed il sindaco che la guida.
La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, come è stato spiegato nel corso dell’incontro - a cui erano presenti Andrea Arcuri (leader del movimento) e tre consiglieri comunali, Iginio Pingitore, Chiara Capparelli e Cristian Prisma - l’esito del Consiglio sul tema della bonifica in città.
In quell’occasione era stato Pingitore ad avanzare una proposta di legge regionale che tutelasse il territorio crotonese dall’arrivo di nuovi rifiuti ed in particolare da quelli provenienti dal Sin di Crotone.
Proposta che, però, dopo 8 ore di discussioni, era stata bocciata, con il contributo soprattutto della maggioranza, ma non solo, provocando le ire del gruppo di Stanchi dei soliti che si è sentito tradito.
Altre accuse a Voce ed alla maggioranza, poi, l’aver avvicinato e, a loro dire, cooptato, Consiglieri Comunali di centrodestra, come il capogruppo della Lega Marisa Luana Cavallo ed i due esponenti “Sculchiani” Danilo Arcuri ed Antonio Megna.
In precedenza era stato portato in maggioranza anche Mario Megna, proveniente anch’egli dal centrodestra, diventato nel frattempo presidente del Consiglio Comunale. Intanto Floriana Mungari ha lasciato Stanchi dei Soliti giurando fedeltà a Voce.
Il gruppo consiliare ha sottolineato che la situazione non andava bene già da tempo, ma di aver deciso di restare, nonostante tutto, per consentire all’amministrazione di portare avanti le opere programmate.
Infine ha sottolineato che, politicamente, sarebbe stato per loro più conveniente restare, magari ingoiando qualche rospo, ma di aver invece scelto una linea di coerenza e dignità, anche nella consapevolezza che questo potrebbe portare alla fine politica del movimento stesso.
Sul tema non si è fatta attendere la replica del sindaco Vincenzo Voce, che in una nota etichetta quella del gruppo come “una prova di incoerenza e di irresponsabilità. Irresponsabilità verso i cittadini, verso i loro stessi assessori che hanno lavorato seriamente e non certo a distanza, verso i propri elettori”.
Gli assessori in questione, in quota Stanchi dei Soliti, sono Rossella Pollinzi e Filly Pollinzi, che finora non hanno commentato e sono rimaste al loro posto nell’esecutivo comunale.
Per il sindaco “a testa alta si può andare quando si rispetta il mandato che è stato conferito dai propri cittadini. Quando si rispetta chi ti ha dato fiducia come hanno fatto in tanti con il sindaco Voce”.
Ed in effetti, l’ampia maggioranza che aveva eletto il sindaco si è, man mano, frantumata e la prosecuzione del mandato è stata resa possibile solo con una serie di operazioni politiche, adesso denunciate anche da Stanchi dei soliti.
E conclude: “Invocare la coerenza e allo stesso tempo essere incoerenti rivela il vero spirito che ha animato la conferenza stampa di ieri: personalismi, rancori personali, scarsa attenzione verso la città”
Infine preannuncia che “non ci sarà nessuna ripercussione sull’attività amministrativa e la città non risentirà certo della loro assenza”.
A replicare è stata anche la consigliera leghista Cavallo, che scrive: “Cari ‘Stanchi’, se qualcuno è stanco, è proprio del vostro modo di fare politica. È sorprendente come oggi vi svegliate cercando di presentarvi come i paladini della buona politica, quando avreste dovuto da tempo prendere le distanze e invece avete favorito l’avvicinamento di esponenti del centrodestra a voi così tanto ostili”.
E prosegue: “Oggi vi lamentate di scelte che avete preso voi e non io. La vostra incoerenza è evidente e la vostra faccia tosta è quasi disarmante”. Ricorda, poi, che “quando al capogruppo di ‘Stanchi dei Soliti’ serviva la mia firma per la richiesta del consiglio comunale aperto sulla bonifica, la mia collaborazione non ha destato alcuna preoccupazione. L'hanno avuta senza esitazioni”.
Adesso, più che mai, la prova della “nuova” maggioranza ci sarà al prossimo Consiglio Comunale.