Focolaio nel campo migranti di Rosarno, disposta la “zona rossa”
Il campo migranti di Rosarno viene “blindato” dopo che nello stesso sono stati accertati una ventina di casi di covid19 (QUI), esattamente 18, tra gli stranieri che vi risiedono.
La decisione di attuare la cosiddetta “zona rossa” nella struttura della zona industriale di Contrada Testa dell’Acqua della cittadina reggina, è stata assunta dalla presidente delle Regione, Jole Santelli, che in proposito ha emesso ieri sera un’apposita ordinanda, la numero 72.
Una scelta dovuta al rischio che - come si legge nello stesso atto della governatrice - la situazione epidemiologica, legata al focolaio, possa “peggiorare rapidamente”, dando luogo a altri casi di contagio, “non diversamente contenibili se non adeguatamente circoscritti”.
Finora oltre il 20 per cento dei migranti sottoposti a tampone è stato riscontrato positivo al virus ed il timore è che ad aggravare la situazione possa essere anche il particolare contesto igienico-sanitario e logistico all’interno del campo container, che potrebbe dunque provocare “un grave problema di sanità pubblica”.
In base all’ordinanza della presidente della Giunta, dunque, dalle 20 di ieri sera vige, per gli ospiti della struttura, il divieto di allontanamento dalla stessa di tutti coloro che vi risiedono, “riducendo drasticamente ogni possibilità di vicinanza fisica e limitando al massimo ogni spostamento”.
Vietato anche l’accesso al campo, salvo ovviamente che per gli per operatori sanitari e socio sanitari e dell’emergenza, per le associazioni di volontariato individuate appositamente e per le forze dell’ordine e vigili del fuoco.
La Santelli, poi, ha disposto che la Protezione Civile, anche tramite organizzazioni di volontariato e coinvolgendo la Croce Rossa Italiana, provveda ad una sistemazione adeguata dei risiedenti nell’area e all’assistenza per i bisogni e le esigenze primarie. Nei prossimi giorni, infine, tutti i presenti nel campo saranno sottoposti a screening.