Calabria Verde. Persico (Fnasla Cisal): “Ecco cosa non dice il Generale Mariggió”

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“La morte della Presidente Santelli ha fatto fermare e riflettere tutti noi per qualche giorno, ma finita la prima fase di sgomento, in molti si sono tuffati nella polemica politica, nonostante avrebbero avuto tanto tempo a disposizione nei mesi passati. Non volevo entrare in questa diatriba, che personalmente ritengo fuori tempo massimo. Meraviglia e stupore mi hanno suscitato, tuttavia, le recenti dichiarazioni del commissario straordinario di Calabria Verde Mariggiò,(QUI) contro l’operato del solo assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo”. È quanto scrive in una nota Gianluca Persico, segretario regionale FnaslaCisal, che è a "caccia" di delucidazioni circa le dichiarazioni rilasciata dal commissario dimissionario in merito a possibili speculazioni politiche legate all’assunzione di forestali.

Rivolgendosi direttamente a Mariggiò, Persico avanza: “Quali strani movimenti politici e non solo ci sarebbero attorno a Calabria Verde? Questa sua frase da ‘dico o non dico’ getta ombre che non fanno bene a nessuno, tantomeno alla Calabria. Se lei Generale ha visto o notato qualcosa che non va, dovrebbe andare immediatamente a denunciarle agli organi competenti e non dirle sui giornali.”

“Si riferisce forse, il Generale Mariggiò, ai fondi spesi per il noleggio dei mezzi per gli interventi negli alvei – continua il segretario dell’organismo sindacale – per i quali ha convocato personaggi politici e di spicco, oltre a giornali e tv in occasione della presentazione? Per quanto mi risulta gli stessi sono scarsamente utilizzati proprio da Calabria Verde, che doveva garantirne il servizio per l’incolumità dei calabresi".

CONTRATTO DECENTRATO DELLA FORESTAZIONE

”Forse – continua Persico – la discussione è totalmente incentrata sull’interruzione del tavolo delle trattative, per il contratto decentrato della forestazione? Vede caro Generale, quella contrattazione, aveva innumerevoli motivi per essere interrotta o comunque non andare a buon ne. Molti di questi motivi sono proprio riconducibili alla sua gura ed al modo in cui ha portato avanti la discussione. Innanzitutto la bozza del contratto è stata redatta e siglata solo da alcune sigle sindacali, ad esclusione di altre, forse perché non gradite. Già questo basterebbe a dimostrare l’attaccabilità, perché ogni lavoratore ha diritto di essere rappresentato da chi crede più opportuno, e lei non ha rispettato tale volontà, neanche dietro i miei numerosi solleciti. In secondo luogo, lei sta disquisendo, sulla mancata rma di una contrattazione, che è stata chiusa in modo unilaterale, non ha neanche invitato l’Uncem, che rma i contratti a livello nazionale. Non mi soffermo a parlare dell’importo che si era stabilito, 750,00€ per tutto il periodo di mancato rinnovo, una vera miseria”.

PRECARI DELLA LEGGE 15

“Spero che sappia anche lei, che questi lavoratori portano in dote delle somme già storicizzate, che - continua ancora – legate a quella fruibili in caso di stabilizzazione, 9.200,00€ circa a dipendente, porterebbero a fare le assunzioni a Calabria Verde a costo zero, con un notevole risvolto a livello sociale per tutti gli interessati. Se lei, Generale, fa intuire dalle sue parole, che non è in sintonia con l’idea di stabilizzare questi lavoratori, allora mi perdoni, ma io non ho dubbi su chi appoggiare, il mio sostegno è indiscutibilmente dalla parte dei lavoratori e di chi si spende a trovare soluzioni e non da chi pone ostacoli. Come dice lei, le parole hanno un peso, anche le sue. Per la stabilizzazione degli Lsu/Lpu, non abbiamo sentito nessuna lamentela, Generale, lì ha proceduto, fortunatamente per loro, spedito come un treno, superando tutti gli ostacoli che si sono presentati, mentre per altri, da quando si è insediato non ha spostato una virgola, nonostante sia andato in televisione, vedi Striscia la Notizia e abbia fatto articoli sulle testate giornalistiche”.

CONTRATTAZIONE LAVORATORI SORVEGLIANZA IDRAULICA

“Lasciati nel limbo, senza nessuna presa di posizione contro nessuna Giunta Regionale, anche passata, le chiedo – avanza Persico rivolgendosi ancora a Mariggiò- perché non ha avuto lo stesso fervore per risolvere il “pastrocchio” come lei stesso lo ha denito, non è andato avanti spedito, nonostante una sentenza del Giudice del Lavoro, passata in giudicato, che la intimava al cambio del contratto da privatistico a pubblico, per il quale i lavoratori hanno giustamente concorso, mentre per un altro solo lavoratore, ha inteso applicare subito la sentenza e contrattualizzarlo con un contratto pubblico, creando una disparità di trattamento tra gli stessi lavoratori del servizio. Questo servizio, che garantirebbe l’incolumità dei Calabresi in caso di esondazioni e piene, oggi conta circa 300 lavoratori con una tipologia di contratto privatistico ed uno solo di tipologia pubblica, grazie alle decisioni adottate da lei. Grazie a questa mancanza, che lei ha tralasciato di risolvere, oggi – conclude - questi lavoratori, non possono svolgere il servizio per il quale sono stati assunti e pagati, non possono garantire la sicurezza del territorio e sono lasciati in mano a qualche Dirigente, che pensa di organizzare il servizio, facendo riunioni con qualche lavoratore, in parcheggi di centri commerciali e lasciando agli stessi la possibilità scegliere come espletare il lavoro. Lei che è al corrente di tutto ciò ed a capo di un’importante Azienda come Calabria Verde, non avrebbe dovuto permettere che questo accadesse. Ha proprio ragione Generale, c’è qualcosa che non va…!”.