Covid alle stelle. La Calabria “chiude”. Lezioni sospese alle superiori, ecco tutti i divieti
Sospensione delle attività scolastiche secondarie di secondo grado dal prossimo lunedì 26 ottobre; sospensione, in presenza e con possibilità di attivare la didattica digitale integrata, delle stesse presso gli atenei universitari, eccezion fatta per le lezioni e le attività che devono essere necessariamente svolte in presenza fisica.
Inoltre, stop agli spostamenti su tutto il territorio regionale ma dalle 24 alle 5 del giorno successivo; divieto agli accompagnatori dei pazienti di restare nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei Pronto soccorso; accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (Rsa), hospice, strutture riabilitative e residenziali per anziani, autosufficienti e non, limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione.
Sono le misure presenti nell’ordinanza (QUI IL TESTO) firmata stamani dal presidente facente funzioni Nino Spirlì, che dovranno essere osservate fino a tutto il prossimo 13 novembre e con lo scopo di prevenire e gestire l’emergenza epidemiologica da Covid-19.
L’ordinanza, sottoscritta dal delegato del soggetto attuatore, Antonio Belcastro, di fatto aggiorna le disposizioni regionali di un’altra ordinanza, la 73/2020.
Spirlì ha affermato che le misure dureranno due settimane e che siano “uno strumento necessario per tutelare la salute di tutti noi calabresi. Non sarà un’ordinanza punitiva. Ci dovrete aiutare a farlo diventare uno strumento di tutela per le persone più deboli, per i nostri anziani, per i nostri giovani, per i padri e le madri di famiglia che, in questo momento, così come tutto il resto degli italiani e degli altri cittadini nel mondo, sono comunque a rischio”.
Ha quindi ribadito che sarà “necessario seguirla alla lettera. L’abbiamo emanata ora – ha chiarito - proprio per evitare di dover intervenire in maniera più corposa durante le festività natalizie. Ci auguriamo un buon risultato, ovvero che il numero dei contagi possa sensibilmente diminuire”.
Il provvedimento dispone, tra l’altro, l’obbligo, sull’intero territorio regionale, di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, e di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti quelli all’aperto, a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi “e, comunque, con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande”.
Misure anche per il personale dei nosocomi. Le Aziende ospedaliere dovranno provvedere a incrementare la dotazione di posti letto dedicati all’assistenza di pazienti affetti da Covid-19 nella misura del 20% di quanto previsto nel Dca 91/2020, entro 10 giorni dall’adozione della nuova ordinanza.
E c’è inoltre l’obbligo per gli operatori sanitari dei dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie provinciali, “al fine di rendere più efficace il contact tracing attraverso l'utilizzo dell'App Immuni”, di caricare il codice chiave in presenza di un caso di positività accedendo al sistema centrale di Immuni.
Inoltre, per gli operatori sanitari addetti alle indagini epidemiologiche e al contact tracing, si ribadisce “l’obbligo di utilizzare una scheda informatizzata per la raccolta dei dati sui casi, la ricerca della fonte d’infezione e l’identificazione dei contatti, sulla base di quanto contenuto nel Rapporto Iss Covid-19 n. 53/2020, specificando che resta in capo alle Aziende sanitarie e ospedaliere, attraverso i referenti appositamente individuati ed abilitati all’accesso, l’inserimento dei dati nella piattaforma web di sorveglianza integrata Covid-19 nazionale ed in quella di reportistica Covid-19 regionale”.
Quanto alle scuole, Spirlì ha spiegato che “è prevista la didattica a distanza per le superiori. Per tutte le altre scuole di ogni ordine e grado, la didattica continuerà a essere esercitata in presenza. È altresì prevista la tutela dei pazienti ricoverati in ospedale con lo stop alle visite parentali, che vale anche per le rsa e per tutti quei luoghi di ricovero dove ci sono categorie svantaggiate”.
“Per quanto riguarda le ore notturne - aggiunge Spirlì -, abbiamo deciso di fermarci dalla mezzanotte alle 5 del mattino. Dobbiamo evitare gli assembramenti soprattutto nelle piazze, nei luoghi pubblici o davanti ai locali, che hanno comunque dato motivo di preoccupazione in tutte le regioni d’Italia e non solo”.
Ha quindi lanciato un appello ai calabresi: “Non sarà una misura molto restrittiva, però vi prego di rispettarla. Siamo, fondamentalmente, nelle nostre mani. Abbiamo bravissimi medici e ottime strutture ospedaliere che si stanno organizzando. Come abbiamo potuto apprezzare nei momenti difficili della primavera, loro hanno saputo arginare l’emergenza con un lavoro estenuante, con una applicazione umana e umanitaria incredibile. Ognuno di noi ha bisogno di tutti gli altri. Garantiamoci a vicenda la tutela della salute, in particolare ai più giovani raccomando quella dei più anziani; ai genitori raccomando la tutela e il controllo della salute propria e dei propri figli; e a tutti quanti auguro una capacità di amore nei confronti dell’altro, una capacità di fratellanza che abbiamo sempre saputo dimostrare”.
Il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, e il delegato del soggetto attuatore, Antonio Belcastro, in relazione al punto 7 dell'ordinanza n. 79 (“Non sono consentiti spostamenti su tutto il territorio regionale, dalle ore 24 alle ore 5 del giorno successivo”) precisano che le disposizioni previste “producono efficacia dalle ore 24 del 24 ottobre 2020”.
(Notizia aggiornata alle 16.40)