Polistena. Galimi: “mancanza anestesisti e rianimatori rischia di far scoppiare Ospedale”

Reggio Calabria Salute

“La sospensione delle visite ambulatoriali e dei ricoveri programmati, voluto dal presidente ff della regione Calabria, Antonino Spirlì (QUI) penalizza in maniera grave ogni forma di prevenzione, ed affossa ulteriormente la sanità pubblica a vantaggio dei privati”.

Lo sostiene Michele Galimi, portavoce del comitato per la salute della piana di Gioia Tauro all’indomani dell’ordinanza del Presidente della giunta regionale.

“In questa situazione drammatica - ribadisce - si continua ad assistere ad inutili approssimazioni, a marginalità e disinteresse, che rischiano di far esplodere tutta la “macchina sanitaria”. Il calo di interesse per ogni patologia che non sia Covid, produrrà una serie di danni che alla fine potrebbero essere maggiori di quelli che sta procurando lo stesso virus.

Galimi denuncia ancora la paralisi che rischia di compromettere la funzionalità dell’ospedale di Polistena. “Mancano gli anestesisti rianimatori, - afferma - pare che alla data odierna si possa contare solamente su tre unità attivi. Al di la di ogni sforzo umano che il personale sta facendo, sarà impossibile garantire l’operatività dei reparti di chirurgia, ginecologia ed ortopedia, che degli anestesisti hanno estremo bisogno".

"Noi saremo - garantisce - accanto ai medici ed a tutto il personale del nostro ospedale, la loro infinita disponibilità ci commuove in maniera sentita e profonda. Prima di arrivare a delle forme di protesta estreme, facciamo appello a quanti hanno competenze e responsabilità per colmare le lacune di organico che si registrano.”

“Il nostro grido - sottolinea ancora Galimi - lo rivolgiamo ai parlamentari della provincia ,agiscano, provino a far accelerare ogni procedura utile a far arrivare nel nostro ospedale, tutto il personale che serve. Non è più tempo di “pannicelli caldi”, stiamo combattendo una guerra epocale alla quale non possiamo rispondere con “pistolette ad acqua”.

"Si tratta della salute, - conclude - di un diritto sancito dalla legge ed anche dalla nostra Carta Costituzionale, credo sarà difficile in questa situazione, controllare la “rabbia” crescente della gente.”