Fondi Covid, Spirlì: “Ritardi non sono responsabilità della Regione”

Calabria Salute

Smorza le polemiche il presidente facente funzione della Regione Calabria, Nino Spirlì, che dopo la conferenza Stato-Regioni (Leggi) torna a parlare di un tema molto discusso nelle ultime settimane, ossia la presunta mancata spesa dei fondi covid da parte della Regione.

“In questi giorni, si susseguono notizie che addebitano alla Regione Calabria la responsabilità della mancata realizzazione dei presidi territoriali o del carente utilizzo delle risorse per il reclutamento del personale sanitario necessario per affrontare l’emergenza in corso”, afferma Spirlì. “A questo punto, è necessario ricordare che i contenuti dei decreti del commissario ad acta devono essere resi operativi proprio dai vertici straordinari delle Aziende sanitarie provinciali e ospedaliere, nominati, in virtù del Decreto Calabria, dal commissario stesso”.

La responsabilità viene dunque addossata al commissario Domenico Arcuri, “senza sollevare alcuna polemica ma nell’interesse dei cittadini calabresi” ma ribadendo la necessità di un cambio di passo visti i disagi registrati a numerosi cittadini.

“Per quanto riguarda la Regione Calabria – afferma Spirlì – il grande lavoro svolto in questi mesi ha consentito di evidenziare e di correre ai ripari rispetto alle criticità, anche di tipo organizzativo, relative, soprattutto, al parziale utilizzo da parte delle strutture commissariali delle risorse economiche messe a disposizione delle aziende sanitarie, nonché alla mancata realizzazione delle opere conseguenti”.

“È proprio di questi ultimi giorni l’iniziativa del dipartimento salute, avviata su mia indicazione, volta a stimolare i responsabili delle Aziende sanitarie commissariate a impiegare al più presto i fondi già assegnati, e non ancora utilizzati, per assumere il personale disponibile nelle graduatorie e non ancora chiamato in servizio”, conclude il presidente.