Trebisacce, il Comune impugna l’ordinanza per la zona rossa
“Non possiamo accettare di subire passivamente quella che è di fatto una profonda ingiustizia che va a penalizzare oltre ogni dire la nostra regione e i suoi cittadini”. Lo afferma il primo cittadino di Trebisacce, Franco Mundo, che con una delibera di giunta ha dato mandato di impugnare l’ordinanza del Ministero della Saluta che ha istituito la zona rossa in Calabria.
“La Calabria dovrebbe essere posta non tanto in zona rossa, ma al primo posto per l’accesso ad interventi che vadano a risolvere concretamente un problema atavico che oggi si manifesta con tutte le sue conseguenze, sui lavoratori, stremati dai sacrifici richiesti, e sui pazienti a cui viene ricordato per l’ennesima volta, loro malgrado, di essere cittadini italiani di serie B”, afferma il primo cittadino. “È tempo di dire basta e di manifestare con risolutezza il nostro dissenso”.
Secondo lo stesso, l’ordinanza firmata dal Ministro della Salute violerebbe diversi principi costituzionali, come quello di proporzionalità, ragionevolezza, di tutela della salute e della libera circolazione, nonché all’istruzione e all’apprendimento, sfociando in una errata applicazione della sussidiarietà.
“Oggi non possiamo più pagare le conseguenze di una gestione politica disastrata e disastrosa, né le inadempienze e gli errori sia degli anni passati, ma anche di questi ultimi otto mesi che non hanno portato ad alcuna soluzione dei problemi”, conclude Mundo. “In questa chiave deve essere letta l’impugnazione dell’Ordinanza del Ministro Speranza che abbiamo deliberato come Comune di Trebisacce”.