Teatro. 10 anni di “Notre Dame de Paris”, tappa anche a Catanzaro

Catanzaro Tempo Libero

Compleanno a San Siro. A dieci anni dal debutto al FilaForum di Assago dela versione originale francese, il Notre Dame torna a Milano per festeggiare il successo raccolto nel tempo scegliendo come location lo stadio cittadino. Cosi' come accadde per i Promessi Sposi, dunque, il Meazza tornera' a trasformarsi in teatro all'aperto per accogliere i prossimi 29 e 30 giugno l'opera moderna di Riccardo Cocciante. Dal 2001 lo spettacolo e' stato visto da oltre due milioni e mezzo di persone, ha affrontato 82 tappe in tutta Italia per 842 repliche complessive. Ora e' pronto a ripartire (l'11 maggio da Parma) con un tour che festeggera' il decennale tra le altre a Firenze, Genova, Caserta, Siracusa, Catanzaro, Cagliari, Verona, Roma e, naturalmente, Milano. David Zard, produttore dell'opera, ha assicurato ogni sforzo per "cercare di adattare al massimo San Siro per farlo sembrare un teatro". Per l'occasione, il Meazza ospitera' 16mila posti a sedere: oltre agli anelli, le poltrone invaderanno il prato in una struttura inclinata di modo che appaia un intero corpo. Per il tour in partenza, produzione e regista (Gilles Maheu) stanno selezionando il nuovo cast, ma Zard non esclude che in piu' di qualche recita possano comparire protagonisti del vecchio cast. L'allestimento del Notre Dame De Paris a San Siro comportera' uno sforzo economico che si aggira intorno al milione e 200mila euro: una cifra importante che supera di molto le milgiori previsioni di entrate (in entrambe le serate e' stimato un incasso che puo' arrivare, al netto delle tasse, agli 800mila euro) e che la produzione conta di stemperare con un contributo del Comune (al quale vengono chiesti circa 50mila euro per i servizi, come le pulizie) e magari uno sconto sull'affitto dello Stadio. L'assessore agli Eventi, Giovanni Terzi, non promette ma non chiude la porta e, intanto, non manca di sottolineare il valore dell'appuntamento che conferma "la vocazione di San Siro a trasformarsi in teatro a cielo aperto. Non solo una casa del rock, dunque, ma anche un tempio dell'opera".