Successo al Politeama per “Un mondo di carta” della “Maison de la Danse”
Ieri sera, sul palcoscenico del Politeama, si è concretato il connubio tra danza e teatro con lo spettacolo “Un mondo di carta”, realizzato dalla “Maison de la Danse” di Squillace Lido, diretta dall'insegnante e coreografa, Jole Zampina. Uno spettacolo di danza (regia di Annarita Scuteri, direzione artistica di Simona Zampina, montaggio immagini di Philippe Chochon, audio e luci di Energy Service di Pino Procopio), che avrebbe dovuto essere un saggio di fine anno, e che, viceversa, rimandato a causa dell'infortunio di una delle ballerine di punta, si è posto ad apertura della nuova stagione, ma anche a conclusione di un'estate ricca di appuntamenti (si menzionano, la partecipazione al programma Lineablu in onda su rai1, al concorso Miss Kalabrians e all'opera musicale “La vendetta di Azucena”, rientrante nel cartellone di Armonie d'Arte Festival) e stage, che hanno arricchito il bagaglio artistico degli allievi della scuola della Zampina.
Una scuola, che diffonde e promuove la cultura della danza, offrendo idee e nuove prospettive. Che valorizza le sue “creature”, aiutandole, qualora desiderose aspiranti danzatrici, a muovere i primi passi nel mondo del professionismo. “Creature talentuose”, dai quattro ai ventitré anni, che, fra i tanti riconoscimenti regionali, nazionali e internazionali, hanno meritato il 1° Award Mondiale Contemporany nel concorso "Barcellona Dance Awards 2008" e il titolo di “Campioni 2011” al concorso nazionale francese “Gran Prix Excellence”. “Creature talentuose” come Natasha Rosato, che, oltre ad essere vincitrice, insieme ad altri due allievi della scuola, Ilaria Badolato e Jader Rubino, di diversi concorsi e molte borse di studio, come quella per il Teatro Nuovo di Torino, assegnata in occasione del premio nazionale “Minerva 2010” e l'ultima ricevuta al “Danzestate 2011” - concorso in cui, peraltro, la Jole Zampina come “Miglior Coreografa” si è aggiudicata uno stage di tre settimane a New York - è l'unica italiana che ha appena superato le audizioni per entrare nella FLIC di Torino, la più prestigiosa scuola di arti circensi, dove frequenterà un biennio di specializzazione. Insomma, tante soddisfazioni per la scuola “Maison de la Danse” e le sue “creature talentuose”, che, nella cornice del teatro Politeama, hanno dato prova di possedere grinta, tecnica ed espressività, mettendo in atto le coreografie di alta qualità, realizzate da Jole Zampina (insegnante di modern), Simona Zampina (insegnante di contemporaneo, modern e contaminazione), Marvin Vozza (insegnante di hip-hop e danze urbane) e Silvia Cacia (insegnante di dancehall e hip-hop).
Ben venticinque coreografie, che hanno spaziato dalla danza moderna e contemporanea all'hip-hop, ciascuna con un tema da rappresentare, ma tutte legate da un unico leit motiv: quel mondo giovanile che, visto con gli occhi di una giornalista “molto critica” intenta a raccontarlo, è pieno di sregolatezze, contraddizioni e frivolezze, apparentemente “di carta”. Un mondo che, dopo l'indagine svolta da un'inviata per conoscere i giovani più da vicino, scoprire il loro modo di affrontare la vita, gli ideali, i progetti, e il confronto tra le generazioni di ieri e quelle di oggi, risulterà essere in fin dei conti un mondo affatto intriso di negatività, tutt'altro che “di carta”. Il tema dello spettacolo si è, quindi, snodato fra un mix di stupende coreografie, che, coniugate al talento e alla passione degli allievi della scuola squillacese, hanno fatto del saggio un conduttore di sentimenti ed emozioni sublimati nel linguaggio della danza. Nel corso del spettacolo si sono esibiti anche le allieve della Asd “A Passo di danza” di Taverna e gli alunni della scuola primaria di Roccelletta di Borgia. Quest'ultimi, reduci del progetto interdisciplinare “La regola d'oro”, esortante al rispetto reciproco, hanno messo in atto una coreografia esplicativa della decantata legge dell'amore universale, dal titolo “La sorgente”, realizzata da Ilaria Badolato, assistente della “Maison de la Danse” e pluripremiata. L'impegno e la solidarietà gratuita dimostrata da questi ragazzi hanno ottenuto l'approvazione del responsabile provinciale del Centro Sportivo Educativo Nazionale, Francesco De Nardo. E a loro è stata consegnata una medaglia. Ma non solo. Sul palcoscenico del teatro anche un sentito riconoscimento, con una targa in dono, dal sindaco di Squillace, Guido Rodio, a Jole Zampina, per l'impegno profuso nel trasmettere l'amore per la danza. Momenti, tutti, in cui alla nobile arte della danza ha fatto da gradita compagna l'arte d'amare. A dimostrazione che si può comunicare amore anche attraverso “la poesia dei piedi”.