Tirocinanti, Usb e Csa ribadiscono: “Non sono carne da macello”
A seguito della sempre più frequente richiesta da parte di vari sindaci, che “chiedono la riattivazione dei tirocini per ristabilire il servizio della loro macchina amministrativa”, è stato pubblicato un comunicato congiunto firmato da Usb e Csa per ribadire che “i tirocinanti non sono lavoratori subordinati”.
I sindacati infatti chiedono la stabilizzazione dei tirocinanti, che ad oggi continuano ad essere “sfruttati” senza tutele in quanto sprovvisti di contratto e coperture. “Nonostante i tirocinanti aiutino le amministrazioni a risolvere problematiche in misura anche maggiore dei dipendenti pubblici ordinari, siamo certi che sono, ad oggi, sprovvisti di superpoteri e dell'immunità al Covid”, è scritto nella nota.
Ma una stoccata viene rivolta anche agli stessi tirocinanti, che vengono invitati ad unirsi alla lotta per la stabilizzazione e per il contratto anziché accettare di continuare a prestare “servizio in nero”. “Siamo certi che, in parecchi Comuni, molti tirocinanti stiano venendo meno a quei valori per cui lavoratori precedenti perdettero la vita: i diritti”, affermano i sindacati.