Omicidio Pangallo: si costituiscono i presunti assassini, sono padre e figlio

Reggio Calabria Cronaca

Dopo appena tre giorni dall’agguato costato la vita a Salvatore Emanuele Pangallo si sono costituiti oggi ai carabinieri i presunti autori dell’omicidio del giovane 25enne e del ferimento del padre, Costantino (61 anni), entrambe attinti da alcuni colpi d’arma da fuoco, lunedì scorso, 9 novembre, tra le campagne di Africo e Bianco, nel reggino (QUI).

Al termine delle serrate indagini avviate dagli uomini dell’Arma nell’immediatezza, e coordinate dalla Procura di Locri, si sono dunque presentati in caserma, a poche ore di distanza l’uno dall’altro, Santoro e Pietro Favasuli, rispettivamente, di 62 e 23 anni, padre e figlio e parenti delle vittime, mentre continuano le investigazioni per definire l’esatta dinamica dei fatti.

Le indagini, scattate fin da subito, hanno visto impegnato un imponente schieramento di forze, finalizzato proprio alla cattura dei responsabili dell’assassinio, che nel frattempo si erano dati alla macchia.

L’attività di ricerca è stata portata avanti, incessantemente e per tutte le ultime 72ore, dallo Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, dalle Aliquote di Pronto Intervento e dai militari del Gruppo di Locri.

Numerosissime le perquisizioni e i rastrellamenti eseguiti nelle aree urbane, rurali e in tutta la fascia aspromontana, volti a rintracciare padre e figlio, le loro armi ed eventuali fiancheggiatori.

Il tutto, con il supporto aereo degli Elicotteri dell’8° Nucleo di Vibo Valentia. I controlli a tappeto, avvenuti principalmente nel comune di Africo, hanno presumibilmente indotto i due a costituirsi.

I Favasuli, al termine delle operazioni di rito, sono stati associati alla casa circondariale di Locri. Dovranno rispondere di omicidio premeditato in concorso e di porto abusivo di armi e munizioni. Armi che, allo stato, non sono state ancora ritrovare.

Le indagini proseguono per ricostruire l’esatta dinamica del fatto ed il movente che, dalle prime ricostruzioni, indirizza gli investigatori su precedenti dissidi privati tra le due famiglie legate da rapporti di parentela, forse per questioni di confine di alcuni terreni.

(aggiornata alle 16:25)