Cerzeto: il Tar annulla le nomine della Commissione Ambiente
Il Tar di Catanzaro ha accolto il ricorso, presentato dai consiglieri di minoranza del comune di Cerzeto, contro la delibera di nomina dei componenti della commissione ambiente, approvata nella seduta del Consiglio Comunale del 27 settembre 2010 con i soli voti dei consiglieri di maggioranza. I giudici amministrativi hanno considerato legittime le argomentazioni sollevate dal gruppo consiliare di minoranza “Per Cerzeto” capeggiato da Giovanni Dardis il quale sin da subito si era opposto alle nomine dei commissari, per come era stato impostato dalla maggioranza, evidenziando che si stava procedendo in violazione del Regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale. In quella circostanza, Dardis ha cercato di far comprendere ai consiglieri di maggioranza ed al segretario comunale, che le nomine non rispettavano i “requisiti di qualità dei componenti e le procedure di nomina degli stessi”, proponendo una “verifica dell’Atto”. Anche nel periodo successivo alla deliberazione, il Capogruppo Dardis, ha sollecitato di procedere al suo annullamento, ma tutti gli sforzi, posti in essere per evitare il ricorso alla magistratura, sono risultati inutili. “Voglio ringraziare lo Studio Morcavallo per il supporto fornitomi, ho avuto modo di riscontrare grande preparazione e professionalità, in quanto già dai colloqui preliminari, gli Avv.ti Oreste ed Achille Morcavallo, hanno illustrato tutta la questione, informandoci su tutte le violazioni che il sindaco, la giunta e tutti i consiglieri di maggioranza avevano commesso, nonché sulla strategia da adottare che si è rivelata perfettamente coincidente con il riscontro finale”, continua Dardis “ oggi, a meno di un anno dall’insediamento dell’attuale amministrazione, anche il Tribunale Amministrativo conferma che i componenti della maggioranza hanno compiuto atti ed attività che contrastano con lo Statuto del comune e con le leggi dello stato. Con l’accoglimento del ricorso, il Tar ha confermato l’eccesso di potere esercitato, sotto diversi profili, dai consiglieri di maggioranza e dal sindaco. Abbiamo raggiunto un obiettivo importante per la salvaguardia dei diritti dei cittadini appartenenti alla nostra piccola comunità, che mette in risalto la reale metodologia di governo del nostro comune, e con questo, vogliamo insistere nel ricordare al sindaco, alla giunta e a tutti i consiglieri di maggioranza, che non possono continuare a comportarsi in maniera autoritaria ed antidemocratica, non possono continuare a soffocare il diritto di accesso agli atti che la legge ci riconosce, non possono continuare a compiere atti in violazione del nostro Statuto comunale e della Legge dello stato.” “Per quanto riguarda le persone che sono state indirettamente coinvolte nel procedimento” prosegue Dardis, riferendosi ai professionisti nominati nella commissione ambiente, “voglio sottolineare che non abbiamo mai inteso danneggiarle, mi faccio portavoce di tutti i componenti del nostro gruppo, nell’esprimere la nostra solidarietà, in quanto comprendiamo che anche loro risultano vittime dell’attività svolta dalla maggioranza.” Infine, il capogruppo si lascia scappare una indiscrezione, affermando che “la sentenza del TAR di Catanzaro, oltre ad accogliere integralmente le tesi difensive degli avvocati Oreste ed Achille Morcavallo, ha anche condannato il comune al pagamento delle spese di giudizio. A questo punto, siccome tutta la vicenda nasce da un’attività voluta dalla giunta e sostenuta dai consiglieri di maggioranza, considerando che con un pizzico di buon senso accompagnato da una minima predisposizione al colloquio, - si legge in una nota diffusa dal Capogruppo di minoranza del comune di Cerzeto - si poteva benissimo evitare tutto questo spreco di tempo e di denaro, ritengo opportuno, sia dal punto di vista giuridico-amministrativo, sia dal punto di vista etico, che la spesa in questione non possa essere sopportata dalla comunità, ma sarebbe opportuno farla ricadere ai soggetti che effettivamente l’hanno provocata, pertanto, inviteremo il sindaco e tutti i consiglieri di maggioranza, a risarcire l'importo delle spese processuali per cui il comune è stato condannato”.