Sanità, Guccione (Pd): “Recuperare l’ospedale di Scalea”
Utilizzare una parte dei fondi stanziati per l’emergenza da coronavirus per rimettere in sesto l’ospedale di Scalea, ultimato negli anni ‘80 e conosciuto da tutti come “l’ospedale fantasma”. È la proposta del consigliere regionale Carlo Guccione, avanzata all’Asp di Cosenza che “continuare a pagare fitti passivi per oltre due milioni di euro all’anno” pur disponendo di un discreto patrimonio immobiliare.
L’immobile in questione è costato, a suo tempo, “oltre 20 miliardi delle vecchie lire”, ed è composto da una struttura a più piani dotata anche di vasche riabilitative. Oggi ospita un poliambulatorio che offre diversi servizi, sia di carattere medico che amministrativo, ed è stato individuato anche come Usca per i trattamenti a domicilio dei pazienti covid.
Tuttava, ricorda Guccione che “l’edificio ha altri tre piani non utilizzati” che potrebbero essere sfruttati sia nel corso dell’emergenza in corso sia in futuro, con una seria ristrutturazione che potrebbe risollevare le sorti dell’intero stabile.
“La Calabria ha a disposizione, lo ricordiamo, oltre 700 milioni di euro come ha ripetuto diverse volte anche il ministro della Salute, Roberto Speranza” conclude il consigliere. “Una parte di queste risorse potrebbe essere utilizzata per ristrutturare l’intero immobile e creare un Polo di medicina territoriale, che andrebbe a coprire un’area importante della provincia di Cosenza”.