Sangue e Covid, l’invito dei tecnici del centro trasfusionale: “Donate”
I consumi di sacche di sangue superano le raccolte e i fabbisogni sono in continuo aumento. È quanto comunica il personale del servizio trasfusionale del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria.
Come scrive il personale, “i fabbisogni di sangue sono in costante aumento perché molteplici sono le categorie di pazienti che hanno continue necessità: gli oncoematologici, molti dei quali pediatrici, i talassemici, i chirurgici, i cronici soprattutto anziani che, senza la trasfusione giornaliera, non hanno nessuna possibilità di superare le malattia. Oggi le patologie oncoematologiche sono la prima causa di morte nei giovani dopo gli incidenti stradali. Le terapie innovative che il nostro ospedale è in grado di proporre, danno ottime prospettive di vita, che al contrario vengono annullate se manca il sangue”.
E danno in numeri, perché ogni anno “il territorio provinciale ha necessità di oltre 24.000 unità di sangue, 5.000 unità di piastrine e oltre 2.000 unità di plasma a fronte di 21000 unita di sangue , 4000 unità di piastrine e 1900 unità di plasma che raccoglieremo entro il 2020.
E invita quindi a donare il sangue. E non solo, anche il plasma. Perché “la donazione di emocomponenti permette di aiutare i pazienti Covid. A questo proposito è partito un importante studio sperimentale che si spera possa ottenere importanti risultati . E’ bene sottolineare però che non tutti i pazienti asintomatici hanno titoli anticorpali idonei e che, al contrario, questi sono più presenti nei pazienti che hanno avuto una sintomatologia importante che ha previsto anche il ricovero. Quest’ultima donazione inoltre è proscritta a tutte le donne che hanno avuto gravidanze e a tutti coloro che hanno avuto trasfusioni pregresse i quali, al contrario, possono donare il sangue”.
Quindi l’invito a chi “è maggiorenne e ha superato l’infezione da Covid-19 da almeno 14 giorni con un tampone negativo o è in buona salute e ha voglia di iniziare un percorso di vita importante, come la donazione di emocomponenti, si può rivolgere presso i nostri centri di raccolta. Se invece il potenziale donatore è un paziente guarito di recente da Covid-19 ed ha avuto una sintomatologia importante con o senza ricovero ospedaliero e ha voglia di iniziare il percorso di donazione con il plasma iperimmune, e partecipare allo studio, allora può telefonare contatta il servizio”.