Traffico di droga su vasta scala in Lombardia: in libertà giovane rossanese
In accoglimento delle richieste avanzate dal penalista Francesco Nicoletti, il GUP presso il Tribunale di Lodi ha revocato la misura cautelare alla quale era sottoposto P.A., venticinquenne rossanese tratto in arresto nell’ambito di un’operazione condotta dalla Compagnia di Lodi della Legione Carabinieri Lombardia e che ha sventato un traffico su vasta scala di sostanze stupefacenti.
L’OPERAZIONE
In manette erano finiti in tre: il presunto organizzatore dell’attività di spaccio e fornitore della sostanza stupefacente - cocaina e marijuana - di cui, secondo gli inquirenti, fissava il prezzo disponendo tempi e modalità di consegne con l’ausilio del 25enne rossanese e di un altro soggetto, entrambi ritenuti collaboratori nonché addetti all’occultamento ed allo smercio della stessa sostanza che, per come ipotizzato dall’impianto accusatorio, detenevano illecitamente a fini di spaccio e in quantitativi imprecisati – approvvigionandosene nella misura di un chilo ogni dieci giorni per poi rivenderla al dettaglio.
Nel corso dell’operazione, i Carabinieri avevano avuto modo di rinvenire e sequestrare degli involucri contenenti della froga avente un principio attivo in ragione percentuale variabile tra il 26,1% ed il 58,2%m sequestrati insieme ad un bilancino di precisione e ad una somma in denaro contante suddivisa in banconote di vario taglio.
LE INDAGINI
Le indagini hanno preso il via da un controllo effettuato su un’autovettura nella disponibilità del soggetto ritenuto l'organizzatore dell’attività di spaccio, sulla quale viaggiava il presunto collaboratore insieme ad un minorenne.
Nel corso del controllo i due avevano cercato di disfarsi, tentando di gettarlo fuori dall’abitacolo, di un borsello contenente involucri di cocaina. In quello stesso borsello vi erano anche un bilancino di precisione, una somma in contante di banconote di diversi taglio e tre telefoni cellulari abbinati ad altrettante utenze telefoniche. All’interno dell’auto, inoltre, i militari hanno trovato un rotolo di carta stagnola ed un rotolo di pellicola trasparente.
Alla luce di questo episodio è stata quindi disposta una complessa attività di intercettazioni telefoniche durante la quale sono state captate le conversazioni relative alla cessione di sostanza stupefacente.
Contestualmente, sono stati escussi numerosi assuntori di droga, in particolare di cocaina e marijuana, i quali hanno confermato il contenuto delle intercettazioni rendendo, in tal modo, dichiarazioni accusatorie nei confronti degli imputati.
Gli inquirenti hanno inoltre disposto il monitoraggio dello spostamento di una Bmw e l’ascolto delle conversazioni svolte all’interno del mezzo, dalle quali sono emerse diverse cessioni di stupefacenti e il coinvolgimento del 25enne rossanese nell’attività di spaccio, come sodale degli altri due coimputati.
L’ORDINANZA CAUTELARE
Il GIP del Tribunale di Lodi, nell’ordinanza applicativa della custodia cautelare ha ritenuto che è stata svolta, per un periodo di tempo considerevole, una massiccia attività di spaccio di stupefacenti di tipo leggero e pesante, e che i tre indagati erano da ritenersi terminali di una struttura organizzata con accesso diretto ed immediato a canali di approvvigionamento di droga, anche in elevate quantità.
LA MISURA
Il GUP presso il Tribunale di Lodi in accoglimento delle richieste avanzate dall’Avv. Francesco Nicoletti, ha rimesso in libertà il 25enne P.A., al quale residua un obbligo di dimora.