La Calabria diventa “zona gialla”. Spirlì, «occhi aperti, serve comportamento responsabile»
Alla fine l’indiscrezione avanzata dal governatore Nino Spirlì (LEGGI) ha trovato conferma nell’annuncio del ministro Roberto Speranza, che ha ufficialmente confermato il passaggio della Regione Calabria da zona arancione a zona gialla.
Un cambio di colore che corrisponde ad una serie di allentamenti delle misure restrittive, reso possibile grazie all’abbassamento dell’indice Rt sceso stabilmente al di sotto della soglia critica. La decisione, attesa e desiderata visto anche il periodo di festività, non è comunque un ritorno alla libertà, e persistono infatti alcuni divieti e regole da seguire.
SPIRLÌ: «CALABRIA IN ZONA GIALLA, MA SERVE COMPORTAMENTO RESPONSABILE»
«Il ministro Speranza mi ha appena comunicato che la Calabria andrà in zona gialla da domenica prossima, dopo la pubblicazione del relativo provvedimento in Gazzetta ufficiale, previsto per domani». Afferma il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì.
«È una conferma – prosegue – di un trend positivo reso possibile dal comportamento dei calabresi e dall’organizzazione del nostro sistema sanitario. Essere in zona gialla non risolve però il grave problema rappresentato dal Covid. Il virus è attivo e continua a vivere in mezzo a noi. I Calabresi dovranno continuare a mantenere un comportamento responsabile, saper gestire – con doveroso autocontrollo – ogni attività personale, familiare e sociale, al fine di evitare un peggioramento di cui conosciamo, abbondantemente, gli effetti nefasti. Lo dobbiamo alle persone care che molti di noi hanno perduto, lo dobbiamo a chi ancora sta soffrendo ricoverato in ospedale, lo dobbiamo ai più deboli e a tutti coloro i quali, pur non contagiati, potrebbero diventarlo per una leggerezza imperdonabile».
«Da domenica – conclude il presidente Spirlì –, occhi aperti e self control. La zona gialla consentirà, finalmente, la ripresa delle attività commerciali che erano state fermate. Ma le nuove disposizioni non dovranno essere considerate una sorta di tana libera tutti, perché, purtroppo, il Covid-19 non è un gioco».
ZONA GIALLA: COSA SI PUÒ FARE E COSA È ANCORA VIETATO
Maggiore libertà di spostamento
Decade il divieto di spostamento all’infuori del comune di residenza. Questo vuol dire che a partire da lunedì prossimo sarà possibile spostarsi liberamente tra comuni ed anche al di fuori della regione, purché ci si sposti tra zone gialle: non è possibile raggiungere infatti una regione arancione o rossa, o un comune attualmente interessato da un focolaio.
Sarà possibile quindi raggiungere le seconde case, località turistiche e naturalistiche, sempre a patto che questi rientrino in una zona gialla.
Rimane in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino, e chiunque uscirà in quel frangente orario dovrà necessariamente dotarsi di autocertificazione.
Nuovi orari per lo shopping
Le attività commerciali potranno rimanere regolarmente aperte, rispettando le misure di sicurezza ed il limite di ingressi. Fino al 6 gennaio sarà possibile rimanere aperti fino alle 21, allungando dunque l’orario di apertura al pubblico.
Riapriranno anche le attività presenti nei centri commerciali, che però manterranno l’obbligo di chiusura nelle giornate festive e prefestive, che interessa anche medie e grandi strutture di vendita.
Esclusi dall’obbligo di chiusura i supermercati, gli alimentari, le farmacie e parafarmacie, i presidi sanitari, i rivenditori di sali e tabacchi e le edicole.
Caffè e cornetto al bancone
Riaprono al pubblico anche le attività di somministrazione alimentare, e dunque bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie. Potremo quindi goderci un caffè ed un cornetto al bancone del nostro bar di fiducia, o un aperitivo al tavolo, fino alle ore 18.
Oltre quell’orario, sarà consentita solo la vendita d’asporto o la consegna a domicilio. Vietato il consumo all’interno ed in prossimità del locale, onde evitare assembramenti. Consentita l’apertura fuori orario solo ad esercizi di somministrazione lungo le autostrade, negli ospedali e negli aereoporti.
Cultura e sport ancora fermi
Rimarranno chiusi ad oltranza invece teatri, cinema, musei e mostre di ogni tipo, assieme a palestre, piscine, centri benessere e termali.
Unica apertura è rivolta al mondo dello sport, dove torna consentito svolgere allenamenti all’aperto sia individualmente che in squadra. Sarà permesso anche recarsi presso strutture sportive all’aperto per svolgere esclusivamente attività sportiva di base.
Esclusi dal divieto le attività riabilitative o terapeutiche.
Mascherina e distanziamento
Permane, ovviamente, l’obbligo di indossare la mascherina sia all’aperto che al chiuso. Rimane obbligatorio l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale per accedere alle attività commerciali regolarmente accessibili, che dovranno continuare a fornire gel igienizzante ed a far rispettare le regole di sicurezza tra i clienti.
Evitare assembramenti sempre e comunque, sia in un’eventuale fila per accedere ad un negozio sia nel corso di una passeggiata. Rispettare le regole in vigore a livello nazionale, ma anche le disposizioni regionali per i rientri in vista delle festività.
Una serie di accortezze che, se rispettate, contribuiranno a non far peggiorare nuovamente la situazione.