Vibo Valentia, truffa di un milione e mezzo all’Inps
I militari della Stazione di Vibo Valentia hanno scoperto una truffa ai danni dell’Inps. Nell’ambito del piano di lotta all’evasione, i militari hanno scoperto come l’amministratore, il titolare e il consulente di una nota impresa edile vibonese specializzata in lavori di ristrutturazione, tutti residenti a Vibo, avessero architettato un sistema davvero geniale per percepire indebitamente dalle casse dello Stato ingenti somme di denaro praticamente a costo zero. Circa un milione e mezzo di euro, questo il danno arrecato alle casse dell’I.N.P.S.
Il gruppetto, infatti, faceva figurare nelle dichiarazioni che periodicamente inoltrava all’istituto di previdenza che alcuni dipendenti avevano fruito anche di lunghi periodi di malattia e di assenza dal lavoro per congedo parentale, facendo percepire in tal modo alla società cospicui rimborsi per i pagamenti concessi.
Malattie e congedi di fatto inesistenti e di cui gli stessi dipendenti erano allo scuro, tanto da aver lavorato incessantemente durante tali periodi.
Inoltre i tre, in più occasioni, non avevano provveduto nemmeno a retribuire i propri operai, né a regolarizzarne la posizione contributiva od a corrisponderne gli assegni familiari previsti.
Un giro di affari lucroso, durato dal 2005 al 2010, e che ha consentito alla società di frodare impunemente l’I.N.P.S. salassandola lentamente ma inesorabilmente per centinaia di migliaia di euro.
Ora il gruppo dovrà rispondere davanti all’autorità giudiziaria di truffa aggravata e continuata in concorso oltre a dover restituire tutte le somme illegittimamente sottratte all’erario.