Legge di bilancio, Magorno a Conte: “Risolvere questione Lsu Calabria o voterò no”
Il senatore di Italia viva, Ernesto Magorno, ha scritto una lettera al premier Giuseppe Conte in cui chiede la soluzione della questione Lsu Calabria.
“Ritengo necessario un suo autorevole ed immediato intervento -scrive Magorno - attraverso l’adozione di un Decreto del Governo, riguardo alla problematica di oltre 4500 lavoratori Lsu-Lpu che in da oltre 20 anni assicurano servizi essenziali in circa 400 Comuni calabresi”.
Ripercorre quindi l’excursus della vicenda, e chiede a Conte di “reintrodurre il testo del comma 294 entro il 31 dicembre 2020 in modo che tutte le controversie tra i ministeri possano essere risolte massimo entro gennaio del prossimo anno, o nella legge di bilancio, o con decreto del governo. Se non si fa questo dal 1 gennaio 2021, i lavoratori ancora non stabilizzati rientreranno nel bacino LSU, come sussidiati, cioè come lavoratori a nero, condizione dalla quale li avevamo tolti nella scorsa legislatura”.
“A questo è necessario aggiungere che in ogni caso dal 1 gennaio 2021, i lavoratori non riusciranno a tornare a lavorare nei loro comuni perché da quando è iniziato il percorso di stabilizzazione, la Corte dei Conti non autorizza più le convenzioni per i progetti con lavoratori socialmente utili, e i Comuni si troveranno dalla sera alla mattina senza risorse strategiche per il funzionamento dell’Ente”, prosegue il senatore.
Da qui la richiesta di “un Decreto del Governo che entro il 31 dicembre proroghi per 3 mesi i contratti a tempo determinato per i lavoratori calabresi ancora non stabilizzati. Lo chiedo nell’interesse dei lavoratori interessati e delle loro famiglie, e per i risvolti sociali drammatici che una mancata soluzione arrecherebbe. Non da ultimo, glielo scrivo da Sindaco di un comune calabrese, per il grave venir meno del supporto oramai fondamentale che gli LSU – LPU, assicurano al quotidiano lavoro delle amministrazioni che già vivono drammaticamente il disagio dell’assenza di uomini e risorse”.