Calabria, il sindaco Greco: “404 sindaci snobbati dal governo Conte”
Torna all’attacco la sindaca di Cariati, Filomena Greco. E ribadisce ancora una volta che le richieste avanzate dai primi cittadini calabresi siano state “snobbate” dal governo. Scrive che le “esigenze e richieste di cancellazione del debito sanitario della Calabria e lo stop del commissariamento esposte nelle manifestazioni unitarie e negli incontri istituzionali nella Capitale dei mesi scorsi” non sono state prese in alcuna considerazione.
Per queste ragioni la Greco chiede ai sindaci di “continuare senza se e senza ma sulla strada intrapresa, andando nuovamente a Roma: non più per un paio d’ore, ma questa volta fermandoci ad oltranza davanti la sede del Governo. Dobbiamo fare in modo di diventare visibili e rappresentare tutti i calabresi”.
“Né è stata accolta la proposta alternativa di istituire all’interno della struttura commissariale della sanità un organo formato dai sindaci, con poteri di controllo e di proposta, così come richiesto responsabilmente dai sindaci insieme ad Anci Calabria e come sostenuto anche nell’emendamento al Decreto Calabria presentato del senatore Ernesto Magorno che è anche sindaco di Diamante2, prosegue la Greco.
Per la sindaca dunque “404 sindaci che rappresentano circa 2 milioni di cittadini non contano nulla per il Governo nazionale e per lo Stato. Dobbiamo prendere atto che la fascia tricolore non ha più alcun significato se non quello di poter scaricare addosso ai sindaci la rabbia, la frustrazione, l’isolamento, la delusione delle popolazioni che giorno dopo giorno si vedono annullati i loro diritti fondamentali, dalla salute alla mobilità, dalla sicurezza alla giustizia”.
“Non aver tenuto in nessuna considerazione prima le richieste sull’azzeramento del debito e sulla fine del commissariamento e poi l’ipotesi di un coinvolgimento dei sindaci calabresi nella governance della struttura commissariale alla sanità dovrebbe preoccupare ormai seriamente e senza alcuna possibilità di ripensamento tutti i parlamentari calabresi; soprattutto – scandisce – quelli che hanno votato contro gli interessi della Calabria, sancendo uno scollamento insanabile tra chi dice di rappresentare la Calabria in Parlamento e nel Governo, i sindaci in prima linea sul territorio e le popolazioni di questa terra”, continua la prima cittadina.