Contratti Lsu in Calabria, Auddino e Tucci (M5S): “Non demordiamo”

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“Non demordiamo, la proroga dei contratti a tempo determinato fino al 31 marzo 2021, già presente in legge di bilancio nell'emendamento Tucci, approvato in commissione Bilancio e poi espunto per l'Aula, era e rimane tutt'ora importante per dare un po' di respiro ai comuni che da settimane si sono attivati per portare a termine l'iter di stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili, come prevedono i ben 5 emendamenti presentati e votati nelle ultime leggi di Bilancio”.

Lo affermano i parlamentari calabresi del MoVimento 5 Stelle Giuseppe Auddino e Riccardo Tucci. “La proroga dei contratti a tempo determinato degli LSU calabresi – ricordano - era stata già presentata alla legge di bilancio ma poi non passata al vaglio della Ragioneria generale dello Stato. Ebbene – aggiungono-, noi insisteremo nel presentare la norma, come già in queste ore abbiamo fatto, direttamente al ministro del Lavoro Catalfo, per far sì che nel primo provvedimento utile, a partire dall'imminente decreto Milleproroghe, la proroga dei contratti a tempo determinato per gli LSU sia inserita nel decreto, al fine di dare ulteriori 3 mesi di tempo alle Amministrazioni locali di completare le procedure di stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili, disponendo nel frattempo, della copertura dei contratti a tempo determinato fino al 31 marzo 2021, continuano i parlamentari calabresi”.

“Il ministro del Lavoro Catalfo – proseguono - è stato già informato e sollecitato su questo ancora oggi, per cui confidiamo che questa norma sia accolta nel più breve tempo possibile, già da domani. La Calabria – dicono ancora i due parlamentari del M5S - è in cima all'agenda politica di questo Governo e i fatti lo dimostreranno ampiamente ancora una volta, per quanto riguarda questa importante proroga dei contratti per gli LSU calabresi che dovrà essere inserita. l 5 emendamenti per la vertenza LSU già votati e leggi dello Stato, da due anni a questa parte, stanno già lì a dimostrarlo ampiamente”, concludono Auddino e Tucci.