2020. Racchiuso in venticinque scatti l’anno dei Carabinieri di Cosenza
Venticinque scatti che racchiudono alcuni dei più significativi momenti dell’anno in corso che hanno visto protagonisti i Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza.
Una sequenza di immagini che mette in evidenza non soltanto le numerose operazioni condotte contro ogni forma di illegalità, ma anche interventi di soccorso che hanno consentito il salvataggio di vite umane e tante iniziative in favore delle fasce più deboli e vulnerabili.
Un 2020 in cui i Carabinieri hanno continuato ad operare al servizio della collettività con inesauribile slancio e dedizione al dovere, anche nei momenti più difficili della drammatica pandemia in atto, assicurando la costante apertura ai cittadini di tutti i Comandi ed un’ininterrotta azione di vigilanza nei 150 Comuni della provincia.
Infatti, volendo tracciare un resoconto delle attività condotte sul piano preventivo nel corso dell’anno in città ed in provincia, si rileva che i Comandi dell’Arma (9 Compagnie, 1 Tenenza, 87 Stazioni e 1 Posto Fisso) hanno dispiegato sul territorio provinciale 67.342 servizi di prevenzione, per un complessivo di 320.313 ore destinate al controllo del territorio (+25% rispetto al 2019). Il rafforzamento della presenza dell’Arma ha portato ad un aumento del numero delle persone controllate (da 151.426 a 175.601: +16%) e dei mezzi ispezionati (da 114.692 a 136.983: +19%), rendendo ancora più concreta la prossimità dei militari dell’Arma ai tantissimi bisogni dei cittadini.
Questa efficace azione preventiva – sviluppata sinergicamente con le altre Forze di Polizia – ha certamente influito sull’andamento dei reati perpetrati sul territorio, in aggiunta agli effetti prodotti dal lockdown: si è registrato complessivamente in ambito provinciale un calo di oltre il 23% dei delitti commessi, con un decremento ancora più accentuato per i reati predatori, segnatamente furti e rapine, per i quali si è rilevata, rispetto al decorso anno, una flessione superiore al 37%.
Dall’inizio dell’anno, al numero di emergenza 112 del Comando Provinciale di Cosenza sono pervenute 291.178 richieste telefoniche, con una media di quasi 800 chiamate al giorno. Grande impatto sulle attività complessivamente svolte dalle Centrali Operative dell’Arma hanno avuto anche le limitazioni imposte dai provvedimenti governativi: sono state gestite ben 63.112 telefonate per richieste di informazioni sulle prescrizioni previste dai D.P.C.M. per il contenimento della pandemia in atto. 6.585 gli interventi coordinati dalle Centrali Operative, di cui 1.227 (più di 3 al giorno) riguardanti liti in famiglia.
Un fenomeno in crescita quello della litigiosità e delle violenze nelle mura domestiche che, nel corso del 2020, ha visto i Carabinieri operare numerosi arresti e denunce grazie anche al coraggio ed alla maggiore consapevolezza dimostrati dalle stesse vittime, che hanno trovato la forza di denunciare. Se si analizzano i dati sulla violenza di genere in possesso all’Arma riferiti esclusivamente alla nostra provincia, si osserva che i casi trattati sono stati complessivamente 442, con una media di quasi 37 eventi al mese. Da un’analisi più dettagliata dei citati casi, emerge che la gran parte sono riconducibili ad episodi di maltrattamenti in famiglia (262 eventi) ed atti persecutori (137), mentre per i rimanenti 43 casi, pari ad una percentuale del 10%, si è proceduto per il reato particolarmente grave di violenza sessuale.
Complessivamente, per le fattispecie di reato richiamate, i Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno adottato provvedimenti, in flagranza di reato o a conclusione delle attività investigative, nei confronti di 150 soggetti, in incremento rispetto al decorso anno in cui le persone attinte da provvedimenti sono state in tutto 109. Più in dettaglio, si è proceduto ad arrestare in flagranza di reato 18 persone, mentre altre 35 sono state tratte in arresto in esecuzione di altrettante misure cautelari. Infine, in ulteriori 97 casi si è dato esecuzione a provvedimenti dispositivi dell’allontanamento dalla casa familiare, del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa o del divieto di dimora nella località di residenza della vittima.
Per quanto concerne l’attività in materia di circolazione stradale, si registrano: 8.739 contravvenzioni elevate al Codice della Strada, tra cui 124 per guida in stato di ebrezza, 67 per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti, 883 per guida di veicolo sprovvisto di assicurazione, 361 per uso del cellulare alla guida e 1.080 per mancato uso delle cinture di sicurezza; 434 patenti ritirate; 14.878 punti decurtati dalle patenti di guida; 235 persone denunciate per reati previsti dal Codice della Strada; 978 veicoli sequestrati.
Sotto il profilo dell’attività di repressione dei reati, i Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, nel corso del 2020, hanno tratto in arresto 588 persone, di cui 271 in flagranza di reato di reato, nonché denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria 5.453 persone.
Risultati di particolare rilievo sono stati conseguiti anche sul fronte del contrasto allo spaccio ed al consumo di sostanze stupefacenti, con il sequestro complessivo di circa 3,2 kg. di cocaina, 3,7 kg. di eroina, oltre 41 kg. di marijuana e 704 piante di canapa indiana, a testimonianza di una costante ed incessante lotta al fenomeno della diffusione della droga nella provincia. L’attività, svolta talvolta anche con l’ausilio di unità del Nucleo Cinofili dello Squadrone Cacciatori di Calabria di Vibo Valentia, ha portato all’arresto di 158 persone ed al deferimento in stato di libertà di ulteriori 263. Nel corso dell’anno sono state segnalate alla Prefettura di Cosenza, quali assuntori di sostanze stupefacenti, 539 persone.
Con riferimento al bilancio di fine anno, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Cosenza, Col. Piero Sutera, ha ritenuto doveroso sottolineare che “dietro ogni numero, dietro ogni statistica si cela l’impegno attivo, concreto e premuroso profuso da ogni singolo Carabiniere per garantire sicurezza e legalità nel nostro territorio. Le tante operazioni di polizia giudiziaria, gli innumerevoli interventi condotti nell’ambito delle attività preventive e di soccorso, le diverse iniziative in favore delle fasce deboli sono le sfaccettature più luminose ed immediatamente percepibili di un diamante che si compone di un’infinita varietà di riflessi altrettanto preziosi. Sono il frutto del lavoro duro, silenzioso di centinaia di donne e uomini dell’Arma che, senza clamore, lontano dai riflettori, con la loro diuturna generosa dedizione al servizio, costituiscono la struttura portante della sicurezza nella provincia di Cosenza. Il mio sentito grazie per i sacrifici e le rinunce personali e familiari a cui quotidianamente vanno incontro pur di esprimere sempre in modo concreto prossimità ai cittadini, in nome del bene comune”.