Presunto caso di mala sanità a Reggio: 51enne trattato come sospetto Covid muore di setticemia
Un presunto caso di mala sanità avrebbe portato alla morte un uomo reggino di 51 anni, Maurizio Frana. A sporgere denuncia al Commissariato di Polizia di Polistena è stato il fratello dell’uomo che ha segnalato la morte del congiunto avvenuta nella sera dello scorso 29 dicembre nel pronto soccorso no Covid del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria.
La vittima, che era giunta nel nosocomio di Reggio dopo 13 ore dal primo ricovero nell'ospedale di Polistena, sarebbe stato trattato come sospetto caso di Covid ma a condurlo alla morte sarebbe stato uno choc da stato settico.
Secondo i racconti forniti agli inquirenti dall’uomo, il 51enne era arrivato nell'ospedale di Polistena poco dopo le 9 del mattino ed era stato sistemato nella tenda Covid per accertare l'eventuale positività. Alle 17.30, dopo i primi risultati, il trasferimento a Reggio Calabria per sospetto Covid. Qui il tampone avrebbe dato esito negativo ma l’uomo, dopo il trasferimento al pronto soccorso ordinario, è spirato intorno alle 22.
"Non so se i ritardi siano stati incisivi sulla morte di mio fratello ma probabilmente se si fosse intervenuti per tempo probabilmente l'epilogo sarebbe stato differente e non sarebbe rimasto vittima di una semplice infezione e quindi di malasanità", scrive nella querela il fratello Maurizio Frana.
Il 51enne – sempre secondo quanto reso noto dal famigliare - aveva subito un intervento ad una gamba alcuni mesi fa dal quale ancora non si era ripreso per conseguenze post operatorie. Spetterà agli inquirenti ora fare luce sulla vicenda.