Tallini accusa i giornali e la politica di “diffamazioni gratuite”, il legale: “Abbiamo sufficienti prove”
Il consigliere regionale Domenico Tallini coinvolto nell’inchiesta FarmaBusiness (QUI) con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, si scaglia contro giornalisti e politici per “diffamazioni gratuite”.
A renderlo noto è il legale difensore di Tallini, l’avvocato Valerio Zimatore, che fa sapere: “Il consigliere regionale Domenico Tallini ci ha dato mandato, quali suoi legali, di rivolgerci alla magistratura allo scopo di perseguire penalmente coloro che da mesi lo diffamano gratuitamente e lo infangano su talune testate giornalistiche scandalistiche, su trasmissioni televisive o sui social”.
“Tale azione di delegittimazione – continua il legale di Tallini – che appare orchestrata da un’unica regia, sta proseguendo anche dopo la decisione del Tribunale del Riesame che ha annullato l’ordinanza del Gip con cui erano stati disposti gli arresti domiciliari”.
Tallini è stato rimesso in libertà lo scorso 18 dicembre (QUI) dopo che il Tribunale del riesame di Catanzaro ha annullato la misura cautelare e ha quindi accolto gli argomenti difensivi dei legali del consigliere, tra cui lo stesso Zimatore che intende “chiarire chi e perché ha interesse a diffamarlo”.
“Sappiamo che Tallini è stato ingiustamente tratto in arresto – precisa il legale - e costretto a dimettersi dal ruolo che la democrazia gli aveva consegnato di presidente del Consiglio regionale. Oggi qualcuno continua ad attaccarlo – prosegue – nascondendosi dietro il simulacro di una presunta e sedicente professionalità giornalistica, utilizzata come strumento fasullo e come pretesto, non per soddisfare l’interesse alla corretta informazione, ma piuttosto per manipolare i fatti e suggestionare l’opinione pubblica”.
“Abbiamo sufficienti prove e documentazioni – continua l’avvocato – per affermare che la campagna denigratoria in atto è ispirata da una serie di ambienti pseudo-giornalistici e politici che hanno interessi inconfessabili e non certo nobili che evidentemente trovano nel Tallini un ostacolo da eliminare ad ogni costo. È estremamente grave che questa opera di denigrazione sia stata portata avanti con cinismo anche nei giorni in cui il Tribunale del Riesame si era ritirato per decidere”.
“Ci sono le condizioni perché la magistratura appuri le ragioni che hanno portato soggetti diversi, conduttori televisivi imparentati con personaggi politici, ex assessori e consiglieri comunali in cerca di rivalsa, ambienti dell’antipolitica parlamentare, a convergere in una vergognosa opera diffamatoria – conclude il difensore di Tallini – di cui saranno chiamati a rispondere penalmente”.