Nuove restrizioni, la Calabria in zona arancione
A partire da domani la Calabria entrarà in zona arancione, e vi resterà anche dopo il 10 gennaio assieme a Sicilia, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. Le nuove restrizioni sarebbero state decise dal Ministro della Salute Roberto Speranza, che in serata dovrebbe firmare l'ordinanza confermando così le indiscrezioni circolate già nelle scorse ore.
Una decisione presa in base agli ultimi dati forniti dal report dell'Istituto Superiore di Sanità, che ha certificato un aumento dell'indice Rt complessivo, che ha nuovamente superato l'1 dopo sei settimane. Questo vuol dire che i contagi sono tornati a salire, ed è necessario applicare le misure più stringenti decise ad inizio anno (LEGGI).
Mentre in Italia l'indice Rt ha raggiunto l'1.03, nella Regione Calabria questo è assestato attorno all'1.14, facendo così scattare automaticamente la zona arancione. A livello nazionale, sono 12 le regioni ad alto rischio di superare l'indice entro una settimana, mentre in 13 regioni si registra un tasso di occupazione delle terapie intensive al di sopra della soglia critica.
Zona aranzione: cosa si potrà fare
Bar, ristoranti, pasticcerie e via dicendo dovranno mettere nuovamente da parte tavolini e sedie: consentito solo l'asporto e la consegna a domicilio. Vietata la consumazione sul posto o nelle vicinanze del locale, al fine di evitare assembramenti e folle. Rimangono regolamente aperti i negozi e le attività commerciali, che dovranno rispettare sempre i limiti d'ingresso alla clientela e garantire una corretta sanificazione dei locali.
Non ci sarà bisogno di autocertificazione se ci si sposta all'interno del proprio comune, mentre sarà necessaria per spostamenti e tragitti verso altri centri. Rimane attivo il coprifuoco dalle 22:00 alle 5:00, salvo per comprovate esigenze di necessità.
Rimarranno chiusi ad oltranza, dunque, anche palestre, piscine, teatri, cinema, e tutta una serie di attività da tempo in attesa di risposte certe sulla riapertura. Per adesso, lo sport potrà essere praticato solo all'aperto ed in maniera esclusivamente individuale. Attesa in tal senso la conferenza del ministro Spadafora, che ha rassicurato su una possibile riapertura dei centri sportivi entro metà mese, a patto di seguire nuove regole.