Aeroporto Crotone, la politica bipartisan si mobilita e annuncia incontro con vertici Sacal
Hanno deciso di fare squadra i rappresentanti politici istituzionali crotonesi per “scongiurare che una eventuale sospensione possa tramutarsi in una chiusura definitiva”. Si riferiscono alla sospensione dei voli per Bergamo e Bologna da parte di Ryanair, sospensione avvenuta anche su altre rotte e su tutto il territorio. La delegazione ha quindi contatto il rappresentante della Sacal, Giulio De Metrio, che “ha comunicato che la società di gestione aeroportuale ha ricevuto esclusivamente la notizia di una sospensione dei voli fino alla fine di gennaio”.
Dunque le ragioni della sospensione sarebbero da “ricercare nella contrazione della richiesta in conseguenza delle note restrizioni alla mobilità interregionale e come tali, quindi, temporanee. Le stesse ragioni che, probabilmente, hanno scoraggiato le compagnie aeree a presentare offerta in questa prima gara per l’aggiudicazione delle tratte onerate”, scrive il gruppo politico.
Ma i rappresentanti hanno deciso di difendere “l’operatività dello scalo crotonese e fare sentire con forza la voce della città indipendentemente dallo schieramento in cui militano”. Per questo hanno prima avuto contatti con la Sacal, la società di gestione degli aeroporti calabresi, e sono venuti a conoscenza che la società non avrebbe “intenzione di abbandonare al proprio destino l’aeroporto crotonese sul quale punta al pari degli altri scali calabresi”, e “il Presidente – come scrive il comunicato - si è dichiarato disponibile ad incontrare la delegazione crotonese già nella prossima settimana”.
La delegazione sarà composta dal Sindaco di Crotone, Vincenzo Voce nonché dai parlamentari Margherita Corrado, Elisabetta Barbuto, Sergio Torromino, Nico Stumpo e dalla consigliera regionale Flora Sculco. Tutti insieme per “fare comprendere a chiunque ed in qualunque sede che le fisiologiche contrapposizioni politiche non saranno mai in grado di impedire loro di difendere la città e, nel frangente specifico, lo scalo pitagorico che continua ad essere un tassello importante, se non fondamentale, della logistica dei trasporti dell’area jonica”.
“Vorremmo che fosse chiaro - hanno dichiarato i componenti la delegazione - che non siamo disposti a consentire che il nostro territorio sia ulteriormente mortificato e per ribadire la nostra ferma convinzione abbiamo deciso di fare sentire la nostra voce in maniera unitaria. Tante, troppe volte, la mancanza di unità di azione, ha fatto il gioco di altre realtà. Non deve più accadere. La città e l’intero territorio hanno bisogno di sperare in un futuro degno di essere vissuto dai nostri figli”.
SCULCO: “TROPPA DISATTENZIONE”
Ieri, la stessa deputata regionale Sculco aveva parlato di “troppa disattenzione”. Prima la gara deserta per il il bando per i voli onerati, ora la sospensione dei voli. “L’aeroporto di Crotone – chiosa la deputata - in queste condizioni, rimarrà, da qui a breve, senza voli e, quindi, inoperativo”.
E la Sculco si dice preoccupata “non solo la situazione di stallo in cui è caduto lo scalo crotonese, ma anche la mancanza di attenzione per quella che è la infrastruttura più importante della nostra provincia e della costa ionica. Quante volte, in questi anni, Crotone ha reclamato il proprio legittimo diritto alla crescita ed allo sviluppo, che passa necessariamente attraverso una rete infrastrutturale che amplia l’orizzonte ed offre l’opportunità di non restare chiusi e isolati”.
E aveva annunciato di aver “avviato una fitta interlocuzione con gli assessori regionali Franco Talarico (assessore al Bilancio e alla Partecipate) e Domenica Catalfamo (Assessore alle Infrastrutture), invitandoli ad esercitare quel ruolo di coordinamento istituzionale tipico della Regione”. Ha quindi scritto di aver chiesto ai due esponenti di convocare “un tavolo tecnico con la Sacal e tutti gli attori istituzionali del territorio (Comune di Crotone, Provincia, rappresentanze regionali e parlamentari) per capire cosa la società di gestione aeroportuale vuole fare per Crotone, e quali sono i programmi e i piani di rilancio dello scalo pitagorico”.
AMMINISTRAZIONE ISOLA: “PRESENTI PER TAVOLO”
Ha dato la disponibilità di sedere al tavolo istituzionale l’amministrazione comunale di Isola Capo Rizzuto. Sempre ieri, in un comunicato stampa aveva espresso la propria posizione, affermando di essere stata dimenticata. Sì, perché l’amministrazione ha ribadito che lo scalo fa “parte del territorio di Isola”.
Così, pur “condannando” la sospensione dei voli, l’amministrazione scrive di avere “l’obbligo di intervenire ed essere presenti ai tavoli istituzionali. Vogliamo e dobbiamo conoscere le intenzioni future di Sacal, cosa ha in mente per il nostro aeroporto e i progetti per renderlo punto nevralgico della costa ionica. Oggi non ci sembra che le cose stiano andando proprio in questo modo, capiamo la situazione pandemica che porta le compagnie aeree a tagliare alcuni collegamenti, ma non possiamo restare a guardare, dobbiamo lottare tutti insieme”.