Fincopp Calabria: nasce lo sportello d’ascolto in sinergia con la Romolo Hospital
Attivo da lunedì 18 gennaio lo sportello di ascolto per tutti coloro che soffrono di incontinenza urinaria e disfunzioni del pavimento pelvico. Prende il via la prima iniziativa di Fincopp Calabria. Il numero sarà rivolto a tutta la popolazione calabrese per domande e informazioni inerenti le attività dell’associazione e per eventuali necessità sanitarie relative alle patologie del pavimento pelvico. Supporto e sostegno per tutti coloro i quali soffrono di incontinenza urinaria, fecale, stipsi, dolore pelvico.
Un servizio a disposizione nei giorni di lunedì e venerdì dalle ore 9 alle ore 13 e che può essere contattato al numero di telefono 371-4594144 o presso la sede della Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico-O.d.V., in Via Sandro Pertini, snc, presso la casa di cura Romolo Hospital.
Alla fine dell’anno 2020 la regione Calabria, nonostante il momento estremamente difficile, riceve un importante “regalo”: nasce Fincopp Calabria (QUI).
Grazie alla sinergia tra professionisti che si dedicano alle disfunzioni dell’area sacrale e ai loro coraggiosi pazienti prende vita la sede regionale.
“Le problematiche relative a tutte le forme di incontinenza e disfunzioni del pavimento pelvico sono troppo di frequente relegate nell’ombra e vissute in solitudine - precisa la neopresidente Francesca Lettieri - spesso infatti rappresentano ancora uno stigma sociale negativo”.
“Ciò che ha motivato la nostra équipe di professionisti a stringere questo sodalizio - ha affermato la dottoressa Antonella Giosuè, uroriabilitatore - è la ferma convinzione che l’unica strada perseguibile per sconfiggere la reticenza a risolvere e portare a galla questa frustrante problematica, sia un’alleanza terapeutica e un sostegno fattivo nei confronti di chi vive questo disagio”.
“I numeri – conclude - ce lo raccontano chiaro, in Calabria: su una popolazione di circa un milione e novecentomila abitanti, il 10,4% ha disturbi del pavimento pelvico ma solo 0,4% si rivolge ad un professionista per poterlo risolvere”.