Covid, istituite due “zone rosse” nel reggino. Proroga per Fabrizia e Piscopio

Calabria Attualità

Zona rossa” fino al 30 gennaio per San Luca e Casignana. Il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha firmato una nuova ordinanza con la quale proroga la zona rossa per Fabrizia e per la frazione Piscopio di Vibo Valentia fino al 23 gennaio e istituisce due nuove zone rosse.

Tra i motivi che hanno portato all’istituzione della “zona rossa” di San Luca e Casignana, ci sono i “dati presenti nei database regionali” nel Comune di San Luca “la proporzione dei casi attivi Covid-19 sulla popolazione residente, ha assunto il valore pari a 36,3 casi per 1000 abitanti e nel Comune di Casignana, a seguito dei casi Covid-19 positivi, circoscritti nella contrada Palazzi, si è raggiunto un valore pari a 40,7 casi per 1000 abitanti; in entrambi i casi i dati registrati sono di gran lunga superiori ai dati medi regionali”.

È stato quindi disposto il divieto di spostamento dai comuni salvo “gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata, ubicata unicamente nei rispettivi territori interessati dalla presente ordinanza, una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le 5 e le 22 nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi”.

Tanto a San Luca, quanto e Casignana i negozi e l’attività di ristorazione saranno chiusi. Saranno consentiti l’asporto o la consegna a domicilio, quanto alle scuole, la didattica a distanza è attivata oltre che per le superiori anche per il secondo e terzo anno delle medie.

Con riferimento a Fabrizia e Piscopio di Vibo Valentia la proroga della “zona rossa” è stata disposta perché – riporta l’ordinanza regionale “il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Vibo Valentia ha comunicato in data 15 gennaio 2021 che l’andamento epidemiologico in detti territori rimane problematico ed è necessario procrastinare ulteriormente l’efficacia delle limitazioni già precedentemente fissate, al fine di ridurre la curva dei contagi”.