Lettera aperta dei sindaci dello Ionio: “Ripartire dai territori per rilanciare la Calabria”
Hanno affidato la loro delusione ad una lettera aperta i 19 sindaci dello Ionio cosentino, che chiedono un “cambio di rotta” che sembra non arrivare mai, neppure dopo i tanto attesi decreti e interventi.
“Non bastano più le dichiarazioni di intenti, è necessario un nuovo approccio politico, soprattutto in un momento in cui la Calabria e i comuni sono abbandonati a sé stessi” affermano i sindaci, che si dicono rammaricati per il fatto di non essere stati coinvolti nel “votare anche per il rinnovo del consiglio provinciale di Cosenza”, motivo per il quale hanno deciso di “aprire una discussione pubblica di merito sul ruolo degli amministratori locali e sull'esigenza di aprire una stagione nuova per la Calabria, anche passando dalle provinciali”.
“È inutile negare che il Decreto Calabria abbia ulteriormente disatteso le aspettative di tutti; così come non è possibile che il Governo non abbia inserito tra le opere strategiche alcune infrastrutture come il prosieguo della Statale 106 sud, la ferrovia ionica, l’alta velocità, il rafforzamento e l'integrazione della portualità; oppure che nel Recovery Plan non siano ben definiti progetti ed investimenti per la Calabria, che quindi richiedono maggiore attenzione e partecipazione per consentire che il corretto utilizzo di questi fondi dia speranza alle future generazioni” continua la nota, dove si spiega che tali istanze siano “partite unitariamente dalla sibaritide” ed espresse a tutti gli interlocutori politici ed istituzionali.
“Ora più che mai vi è la necessità di una maggiore e più forte coesione” concludono. “I sindaci lavorano per unire senza posizioni pregiudiziali, ma soprattutto per rivendicare diritti e attenzione per far crescere i propri comuni e l’intera Calabria”.
La lettera è stata firmata da Alfonso Benevento (Bocchigliero), Franco Mangone (Calopezzati), Umberto Mazza (Caloveto), Agostino Chiarello (Campana), Gianni Papasso (Cassano allo Jonio), Antonio Carlomagno (Cerchiara), Flavio Stasi (Corigliano-Rossano), Luigi Lettieri (Cropalati), Giovanni Pirillo (Longobucco), Dario Cornicello (Mandatoriccio), Stefano Graziano (Paludi), Pietro Nigro (Pietrapaola), Salvatore Lamirata (San Demetrio Corone), Gianni Gabriele (San Giorgio Albanese), Giovanni Matalone (Scala Coeli), Mauro Santoro (Terravecchia), Franco Mundo (Trebisacce), Antonio Pomillo (Vaccarizzo Albanese) e Paolo Montalti (Villapiana).