Rinascita Scott, riuniti i tre tronconi del maxi processo
I tre tronconi del processo con rito ordinario “Rinascita-Scott”, che si sta tenendo nella nuova aula bunker di Lamezia Terme, verranno riuniti: il Tribunale di Vibo Valentia ha accolto infatti la richiesta in tal senso della Dda di Catanzaro.
I tronconi riguardano in particolare il processo che vede alla sbarra oltre 300 imputati rinviati a giudizio nel corso della fase preliminare; il procedimento scaturito dal giudizio immediato, che vede imputati Giancarlo Pittelli, Mario Lo Riggio, Salvatore Rizzo e Giulio Calabretta; e quello che vede coinvolti Francesco Cracolici, Giuseppe Camillò e Francesco Barba.
Alla richiesta del sostituto procuratore della Dda Antonio De Bernardo si sono opposte talune difese come quella dell’avvocato Giancarlo Pittelli.
Il Tribunale ha riunito i tre “filoni” ad eccezione di quelli degli imputati che si trovano in isolamento a causa del Covid: per loro è stato stabilito uno stralcio la cui udienza è stata fissata per il 9 febbraio prossimo.
La richiesta è stata avanzata proprio da De Bernardo, che ha parlato di “una sfida nella sfida in questo processo che è quella di terminarlo in tempi ragionevoli e all’interno dei termini di custodia cautelare. C’è qualcuno che tenta di far saltare il banco”.
Il magistrato si riferisce alle dichiarazioni rilasciate da dicembre dal nuovo collaboratore di giustizia, Antonio Gaetano Cannatà.
L’uomo ha svelato che quando era in carcere a Tolmezzo, a maggio e giugno 2020, prima della notifica della conclusione delle indagini preliminari, il detenuto Luciano Macrì avrebbe invitato ad optare in massa per il rito ordinario per dilatare i tempi del processo e fare scadere così i termini di custodia cautelare.
Ha quindi fatto riferimento al numero dei “filoni”, “solo davanti al tribunale di Vibo vi sono sei tronconi – ha detto De Bernardo – tre li stiamo discutendo oggi, altrettanti sono fissati al 17 febbraio e sono provenienti da altre udienze preliminari. Ci sono, pertanto, i presupposti per la riunione dei procedimenti. Ieri, inoltre, abbiamo presentato istanza per anticipare l’udienza del 17 febbraio affinché anche quei tronconi vengano chiamati al più presto e quindi riuniti”, ha proseguito durante la sua richiesta.
Per il pm, inoltre, “nulla di intentato sia stato tralasciato affinché si perda meno tempo possibile” e ha rimarcato il fatto che a correlare i vari tronconi vi siano gli stessi fatti connessi in concorso, le stesse prove.