Discarica di amianto Scandale: la Regione demanda la decisione al Nucleo Via
"La vicenda discarica di amianto sta diventando una vera e propria telenovela all’Americana! Spero questa sia la penultima puntata!" E' quanto scrive l'assessore comunale di Scandale, Patrizio Coriale. "Per come ben sapevamo - prosegue Coriale - si attendeva (vista la relazione tecnico-scientifica prodotta dalla università della Calabria sede di Cosenza e presentata dal comitato cittadino contro la discarica attraverso il Comune di Scandale alla Regione Calabria - dipartimento politiche dell’ambiente - e visti i risultati che sono emersi dalla stessa circa i seri dubbi inerenti la idoneità del sito che dovrebbe ospitare la discarica di amianto) solo la comunicazione ufficiale riguardante la revoca del decreto attraverso una conferenza dei servizi che doveva essere convocata ad hoc dalla stessa Regione. Invece - scrive ancora Coriale - le cose non sono andate così: evidentemente durante l’iter c’è stato un qualcosa che ha fatto cambiare idea e direzione alla stessa Regione ovvero anziché pronunciarsi in via del tutto definitiva e senza convocare la conferenza dei servizi il dipartimento politiche dell’ambiente della Regione Calabria ha ritenuto opportuno demandare il tutto al nucleo V.I.A. per le valutazioni di competenza pronunciandosi lo stesso in tal senso: di confermare il decreto dirigenziale autorizzativo con la seguente prescrizione: approfondire l’indagine geognostica e geotecnica sul sito in oggetto di concerto con la ditta e con il competente dipartimento Arpacal, previa formale convocazione del Comune di Scandale al fine di determinare l’effettivo livello della falda, le eventuali oscillazioni stagionali, i parametri di permeabilità dei terreni interessati all’attività in oggetto, a integrazione e conferma del sopracitato decreto. Quest’ultima uscita che ha fatto la Regione potrebbe anche starci prima dell’ottenimento della revoca del decreto, ma certamente i criteri e i modi dovrebbero essere invertiti nel senso che, semmai, dovrebbe essere l’A.R.P.A.C.AL ad effettuare tutte le indagini in concerto con il Comune di Scandale, con il Comitato Cittadino e con la ditta, e non al contrario. Perciò - continua l'assessore Coriale - al sottoscritto e a tutti i membri del Comitato non sta bene la scelta e la determinazione della Regione Calabria e, di conseguenza, nonostante ancora sia tutto incerto, intraprenderemo tutte le vie opportune ed efficaci per opporci alla determinazione della stessa Regione in primis con un ricorso al T.A.R. contro il predetto decreto. Trovo alquanto assurdo che la Regione Calabria affidi alla stessa ditta interessata alla realizzazione della discarica ad effettuare l’indagine geognostica e geotecnica tra l’altro senza un termine perentorio ben preciso per la ditta, mentre quando toccava al Comitato a dover produrre e presentare documenti e atti vi era sempre un termine. Detto ciò - conclude Coriale - è ancor di più palese e tangibile che vi è solo ed esclusivamente la volontà da parte dei cittadini di Scandale e ovviamente di Corazzo a non voler la suddetta discarica per cui sono certo e convinto del fatto che se le cose non dovessero andare per il verso giusto (che è quello che non ci auguriamo) grazie all’aiuto e al supporto di questi ultimi (che c’è sempre stato e ai quali va il mio apprezzamento nonché ringraziamento) riusciremo ad impedire la realizzazione della discarica a prescindere da tutto e da tutti".