Associazioni crotonesi sulla discarica amianto di Scandale

Crotone Attualità

Riceviamo da ALTURA, ARCI, ENPA, Gruppo Archeologico Krotoniate, Italia Nostra, Associazione Mediterranea Natura (MAN), Wwf Calabria:

"Le associazioni in intestazione comunicano di aver presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Crotone avente ad oggetto la realizzazione di una discarica per rifiuti speciali non pericolosi in località S. Marina del comune di Scandale (KR). Le associazioni hanno ritenuto doveroso portare all’attenzione dell’Ufficio della Procura il decreto del dirigente regionale con cui si è proceduto alla sospensione temporanea dei lavori ex art. 21 quater L.241/90 s.m.i. del D.D.G. n.2014 del 01/03/2010. Nel richiamato decreto il direttore generale, Ing. Bruno Gualtieri, subentrato successivamente al rilascio del D.D.G. n.2014 del 01.03.2010 effettuato dal predecessore, rileva alcuni aspetti della procedura seguita che sembrano palesare irregolarità, a nostro avviso - ab origine - del provvedimento rendendolo contra legem.

Scrive il nuovo direttore generale: in primo luogo, la sopravvenuta conoscenza da parte di questo Dipartimento, assunta solo in questi giorni, della presenza – nell’ambito del P.E.A.R. approvato con deliberazione del Consiglio regionale n.315/2005 – di una clausola di esclusione dal territorio provinciale di Crotone dell’insediamento di impianti di trattamento, trasformazione, conservazione e smaltimento di rifiuti di ogni genere, o loro derivati, che apparirebbe ostare alla emissione di qualsivoglia provvedimento autorizzativi, comunque denominato, per le attività sopra menzionate, la cui localizzazione insista sul territorio crotonese.

Tenuto conto del fatto che la “clausola” riportata nel PEAR è stata più volte:

  • utilizzata dalle associazioni e movimenti della provincia di Crotone per contrastare propositi criminosi volti alla realizzazione di impianti nocivi per la salute pubblica;
  • ripetutamente richiamata dagli organi d’informazione che in questi ultimi cinque anni hanno amplificato il contenuto del cosiddetto “emendamento Napoli” (clausola così definita perché inserita nel PEAR a seguito di un emendamento proposto dall’allora consigliere regionale avv. Pino Napoli);
  • trascritta nelle delibere del consiglio provinciale e comunale di Crotone i quali si sono fermamente opposti alla realizzazione sul territorio di Crotone della discarica di Columbra (che sarebbe stata invece fatta sembrare un ampliamento dell’esistente) nonché della discarica di Giammiglione;

appare inverosimile poter credere a quanto affermato dal nuovo dirigente, ovvero che il dipartimento regionale non fosse a conoscenza della clausola.

Piuttosto la “clausola” sembrerebbe essere stata scientemente tralasciata per dar seguito alle numerose richieste di realizzazione di impianti dannosi per il territorio che ha già abbondantemente subito l’inquinamento delle fabbriche, delle discariche e numerosi impianti nocivi ancora operanti nella provincia di Crotone. Per questi motivi le associazioni hanno posto all’attenzione degli organi inquirenti i richiamati documenti chiedendo approfondimenti in merito alle condotte assunte dai precedenti dirigenti dell’ufficio regionale. Le associazioni hanno altresì richiesto l’intervento preventivo dell’A.G. perché non si consenta l’avvio dei lavori della discarica di amianto finché non si accerti se vi siano state violazioni penali nei comportamenti assunti dai soggetti che hanno rilasciato un’autorizzazione che - alla luce di quanto segnalato con questa nota - non poteva essere rilasciata."


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