Montecatini Terme, sigilli a pizzeria riconducibile a uomo della cosca di Zungri
Sigilli alla pizzeria “La Contessa” di Montecatini Terme, perché ritenuta riconducibile a Valerio Navarra, 27enne calabrese trasferitosi in Toscana nel 2016 e considerato come soggetto vicino alla cosca di ‘ndrangheta di Zungri.
Il Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Firenze sta eseguendo il decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia del capoluogo toscano, diretta dal Procuratore Giuseppe Creazzo.
Il reato contestato è quello di trasferimento fraudolento di valori con l’aggravante della finalità mafiosa, reato contestato tanto a Navarra quando alla compagna, cui era intestata la pizzeria.
Le indagini, coordinate dal sostituto Giuseppina Mione, sono scaturite da precedenti investigazioni, coordinate rispettivamente dalle Procure Distrettuali Antimafia di Firenze e di Catanzaro.
La prima avrebbe portato a scoprire un fiorente traffico di sostanze stupefacenti (principalmente marijuana e cocaina) messo in atto nella provincia fiorentina, con il coinvolgimento di Navarra, che avrebbe avuto rapporti criminali con i trafficanti.
In sede di giudizio abbreviato, l’uomo è stato condannato in 1° grado alla pena di 5 anni di reclusione per traffico di droga.
La seconda inchiesta, stralciata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Firenze e trasmessa per competenza a quella di Catanzaro, ha portato a contestare a Navarra l’appartenenza alla cosca di ‘ndrangheta di Zungri, e altri reati aggravati dalla finalità mafiosa.
Le indagini sono state sviluppate con la collaborazione del Nucleo Investigativo di Vibo Valentia, costituendo un approfondimento investigativo della maxi-inchiesta “Rinascita Scott” (QUI).
Alle due indagini sono seguiti approfonditi accertamenti patrimoniali, delegati dalla Procura di Firenze al Nucleo Investigativo, da cui è emerso che la pizzeria era stata acquistata nel gennaio 2017 da Navarra, risultato come il titolare del bene, ma intestato alla convivente per eludere le disposizioni di legge in materia di prevenzione patrimoniale.