Sant’Anna Hospital, il Tar da ragione alla struttura: può operare tramite ssr
Si aggiunge un nuovo tassello nella complessa vicenda che ha coinvolto il Sant’Anna Hospital di Catanzaro, struttura d’eccellenza finita al centro di un’inchiesta e chiusa oramai da circa un mese. Dopo i numerosi appelli delle parti sociali e le proteste dei dipendenti, si registra oggi il parere positivo del Tar calabrese, che ha sospeso l’efficacia delle disposizioni del 23 dicembre scorso.
I legali della struttura avevano mosso un ricorso contro l’Asp di Catanzaro, la Regione ed il commissario alla sanità ad acta, contestando la decisione di non permettere alla struttura di erogare prestazioni accreditate tramite il servizio sanitario regionale.
Il Tar ha così accolto l’istanza della clinica, affermando che l’interruzione del servizio ha “ravvisato il pericolo di danno grave e irreparabile” con “evidenti ricadute pregiudizievoli sulla tenuta dell’organizzazione”.
Sospesa dunque l’ordinanza, la struttura può operare tramite il sistema sanitario regionale.
"Provocato grave disagio, ora si riprenda"
"Il Sant'Anna Hospital è, oggi, nelle condizioni di riavviare le proprie attività. La ripresa, però, non può prescindere dall’incasso della giusta remunerazione per le prestazioni rese all’Asp e dalla conclusione dell’iter finalizzato al rinnovo dell’accreditamento da parte del Commissario ad Acta Longo". Queste le affermazioni di Gianni Parisi, presidente del Consiglio di Amministrazione della clinica.
"Ciò come è facilmente immaginabile ha provocato grave disagio, oltre che per la struttura, per i pazienti - che già a quella data - erano in attesa di interventi salvavita. Stesso grave disagio è stato vissuto dai dipendenti e dai professionisti che operano per il Sant'Anna Hospital e che si sono visti privati della possibilità di poter continuare la loro meritoria opera a favore della comunità calabrese" conclude, ringraziando i legali che hanno sostenuto la battaglia della struttura.