Giustizia: il pentito Mantella sarà ascoltato nel processo “Rinascita-Scott”
Una nuova “figura chiave” compare nell’ambito del processo “Rinascita-Scott”(QUI) che si sta svolgendo nell’aula bunker di Lamezia Terme. Si tratta del collaboratore di giustizia Andrea Mantella che, intervenendo in video conferenza da un luogo riservato, ha espresso il proprio consenso per essere ascoltato, insieme ad altri testimoni, quando l’accusa riterrà di citarlo.
Il coinvolgimento di Mantella arriva su “chiamata” dell’avvocato Diego Brancia, difensore di uno degli imputati nel processo, che ha presentato un’eccezione e secondo il quale il collaboratore di giustizia, essendo anche coimputato nel processo, avrebbe dovuto essere sentito solo in tale veste rispondendo esclusivamente in merito alle sue specifiche responsabilità.
Ma il ruolo di Mantella è duplice essendo egli anche collaboratore di giustizia e capace quindi di riferire di accuse che riguardano altri. La Dda di Catanzaro, rappresentata in aula dai sostituti procuratori Annamaria Frustaci e Antonio De Bernardo, ha chiesto di sentire Mantella prima dell’esaurimento delle prove d’accusa, ovvero prima che termini la lista dei testi a carico e inizi quella dei testimoni della difesa.
Il collegio giudicante ha rigettato l’eccezione della difesa con un’ordinanza in cui si afferma, in sintesi, che Mantella è incompatibile con l’ufficio di testimone ma essendo imputato può decidere quando svolgere l’esame e quindi consentire a un’inversione dell’ordine di assunzione della prova (ossia se essere teste a carico o a discarico) e procedere al suo esame anche quando si assumono i testi dell’accusa. Il collaboratore di giustizia ha prestato il proprio consenso all’inversione della prova e quindi ad essere sentito subito come testimone.