‘Ndrangheta. Parla il pentito Seby Vecchio: “Scopelliti e Sarra davano garanzia ai clan”

Reggio Calabria Cronaca

Importanti rivelazioni arrivano ai pm della Dda di Reggio Calabria Stefano Musolino e Walter Ignazitto da parte del collaboratore di giustizia Seby Vecchio, ex assessore comunale e poliziotto finito in arresto nell’ambito dell’inchiesta “Pedigree 2”.

Tre sono i verbali depositati dai pm nel fascicolo del processo “Gotha”. In sostanza, ai magistrati guidati dal procuratore Giovanni Bombardieri, il neo-pentito fa i nomi dell’ex sindaco di Reggio e governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti e dell’ex sottosegretario regionale Alberto Sarra.

Vecchio ha raccontato di rapporti della politica reggina con esponenti di ‘ndrangheta come Leo Caridi, fratello del boss Nino Caridi, e Mimì Sconti da poco arrestato per mafia. Ricostruiti nei suoi racconti gli anni del centrodestra reggino distinguendo “l’area Sarra” e “l’area Scopelliti”.

Nei verbali, Vecchio fa riferimento al “cerchio magico” di Scopelliti di cui lui non faceva parte: “La mia presenza in giunta non era così forte da poter gestire Scopelliti, eppure Sarra sicuramente se ne è accorto, gliel’ho fatto capire. Cioè ci sedevamo qualcuno ogni tanto dei suoi, del cerchio magico faceva qualche parte, ma non c’era considerazione, era già tutto fatto, preconfezionato e via, se volevi era così sennò era lo stesso, o te ne andavi a casa”.

Stando al racconto del pentito, Scopelliti “garantiva a Mimì Sconti, a Leo Caridi, di stare tranquillo che c’era Sarra che faceva da equilibrio, non si dimenticava di loro, insomma. Gli interessi, parliamo sempre dei dati economici, degli appalti, soldi, dove .. posti di lavoro, tutto quello che la politica può fornire”.

Su Sarra, in particolare, Vecchio racconta un episodio avvenuto quando è diventato assessore all’istruzione nella giunta comunale guidata da Scopelliti: “L’unico passaggio strano che c’è stato – dice – è che, non appena mi hanno nominato assessore, Alberto Sarra ci ha tenuto tantissimo a portarmi da Paolo Romeo. Non è stato esplicito nello spiegarmi il perché, però era tipo come una presentazione, tipo… ‘togliere il cappello a qualcuno’”. “Fare giunta con Scopelliti”, in sostanza, era “una gran presa per in giro”.

Sarra, inoltre, secondo il pentito, si sarebbe incontrato con il boss Paolo Martino a Roma per discutere su “come aggiustare le cose a Reggio” visto che Peppe Scopelliti “deve darsi una regolata” perché “dà troppo verso i De Stefano”.

Ai magistrati Vecchio avrebbe raccontato anche degli attentati compiuti una decina d’anni fa alla Leonia, la società mista che gestiva per conto del Comune la raccolta dei rifiuti.