Porti. Sindacati a confronto con Agostinelli: “Costruire una ‘comunità portuale’? Lavoriamoci assieme!”
Si è svolto un incontro presso l’Autorità portuale di Gioia Tauro un incontro tra il suo Commissario, l’Ammiraglio Andrea Agostinelli e i vertici delle Segreterie provinciali di CGIL, CISL e UIL.
Un incontro proficuo - definito dai segretari - al quale ha partecipato anche il Segretario generale dell’Autorità, Pietro Preziosi. Oltre una disamina sull’attività dell’ Autorità portuale sotto la guida del Commissario Agostinelli - un percorso di cinque anni - che ha certificato un posizionamento di alto profilo nello scenario nazionale per il Porto della Piana, con concreti risultati ed una crescita costante della movimentazione Teus, anche grazie alla spinta propulsiva della forza lavoro e delle maestranze, si è cercato di dare un’ “agenda” ad alcuni temi di penetrante attualità: dalle sfide future alle quali dovrà puntare la grande Infrastruttura, sia a livello locale che in un orizzonte nazionale; all’aspetto dello strato occupazionale da garantire, valorizzare e regolamentare secondo un paradigma irrinunciabile per i lavoratori “diritti-doveri”; dall’esigenza per l’Autorità di un’organica Governance che possa strutturarsi con un Presidente ed una squadra adeguata; alla Zes e alla necessità che essa concretizzi le sue funzionalità (magari con l’attivazione dello Sportello Unico, utile alle aziende persistenti e ai nuovi investitori) e soprattutto alla costruzione di una ‘comunità portuale’.
Un approccio propositivo quest’ultimo, che CGIL, Cisl e Uil auspicano possa essere rivolto a tutte le istituzioni territoriali, a tutti livelli, lavorando alla realizzazione di un progetto dal basso che tenga conto delle reti sociali ed aggregative del territorio. Puntando di fatto, sull’identità di una struttura che genera indotto, che produce sviluppo e che si pone l’obiettivo, con le sue grandi potenzialità, di divenire il più grande polo logistico e di trasporti del Mediterraneo, usufruendo dell’apporto prezioso degli oltre 1000 lavoratori.
Una prospettiva che può concretizzarsi – secondo Agostinelli e secondo i sindacati – solo con il contributo di tutti, nell’esercizio del proprio ruolo; ma soprattutto maturando un’idea, una visione di ampio respiro, che identifichi il Porto come un perno sociale, occupazionale ed economico sul quale agganciare le speranze per un futuro migliore per la Calabria e quindi per la Piana di Gioia, non più come un’entità strutturale distante e fredda, ma come un modello virtuoso che fa bene a tutti, che fa il bene di tutti. Del resto, anche le organizzazioni sindacali con le loro federazioni, da anni impegnate sul campo per la difesa ed il rilancio del Porto, riconoscendo lo sforzo sin qui profuso dal Commissario Agostinelli, hanno evidenziata l’indifferibile necessità che gli investimenti per il Porto diventino priorità dei Governi nazionali e regionali. Per non parlare della Città Metropolitana - come in più occasioni denunciato dalle Segreterie provinciali - quasi disinteressata e inerme rispetto le sorti del Porto.
CGIL, CISL e UIL hanno ribadito l’importanza di incastonare il Porto di Gioia Tauro nel sistema Paese; non solo con la realizzazione annunciata da anni dell’Alta Capacità e dell’Alta Velocità sino a Reggio Calabria, indispensabile per dare slancio all’attività dell’infrastruttura, ma anche attraverso scelte politiche ben determinate che puntino a valorizzare Gioia Tauro come trait d’union tra Europa e Mediterraneo. Quindi investimenti e progetti di sviluppo per edificare piani per il lavoro credibili e lungimiranti che superino l’atavico peso dell’assistenzialismo.
Infine – CGIL, Cisl e UIL – hanno ribadito ad Agostinelli la propria disponibilità ad un percorso condiviso che vada nella direzione della formazione per i lavoratori; perseguendo la strada del dialogo - verticale ed orizzontale - in primis con le federazioni di categoria, e poi con gli attori e le forze positive dei territori, allargando il campo ad altre compagini di rappresentanza, sociale, politica e del mondo dell’associazionismo.
Si è infine deciso di calendarizzare incontri e approfondimenti per ragionare in modo programmatico nell’esclusivo interesse del perfezionamento di una visione: il Porto di Gioia Tauro snodo cruciale del Paese, nel cuore del Mediterraneo, il cui sviluppo è indispensabile per la crescita economica e sociale della Calabria e della sua comunità.