Lotta al bullismo, a Girifalco l’iniziativa “Un nodo blu”
Si chiama “Un nodo blu” l’iniziativa contro il bullismo e il cyberbullismo promossa dall’istituto comprensivo Scopelliti di Girifalco guidato dal dirigente scolastico Raoul Elia e coordinata dalla referente alla legalità Lorenza Pavone.
La manifestazione è stata arricchita dai lavori eseguiti dagli studenti per concludersi, oggi, con la consegna del nodo blu al sindaco di Girifalco, Pietrantonio Cristofaro. In Comune ad accogliere gli studenti e la docente c’era la vice baby sindaco, Nausica Cimino, il primo cittadino, il consigliere comunale con delega alla Pubblica Istruzione Delia Ielapi che ha seguito il progetto, e gli assessori Elisabetta Sestito e Salvatore Panduri.
Dopo l’introduzione del dirigente e della docente è stata la giovane amministratrice ha spiegato il significato del nodo blu, definito quale simbolo di un’alleanza educativa. “Noi ragazzi - ha detto Nausica Cimino - vogliamo dire no al bullismo, al cyberbullismo, alla violenza in tutte le sue forme. Per farlo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”.
Il consigliere con delega alla Pubblica Istruzione, Delia Ielapi, ha, invece, sottolineato l'impegno adottato dall’amministrazione comunale su temi così delicati. “Penso che, come in ogni cosa, quando c'è lavoro di squadra e la sinergia tra le istituzioni, si possono raggiungere obiettivi migliori. La comunità ha un ruolo fondamentale: questo "nodo", blu come la profondità del mare e del problema, legherà le istituzioni e le famiglie che hanno un peso preponderante nel processo educativo dei figli. L'arma più potente per combattere queste forme di prevaricazione e disagio è la comunicazione, ad ogni livello. E noi ci impegneremo ad attuarla”.
Il sindaco, dal canto suo, ha voluto ringraziare il dirigente scolastico, la docente referente alla legalità e tutti i docenti dell'Istituto Scopelliti per questa iniziativa importante, segno di grande sensibilità verso un tema molto attuale, che può a volte avere risvolti tragici. “Il bullismo – ha detto il primo cittadino che, attraverso il baby vicesindaco Nausica Cimino ha voluto ringraziare e salutare tutti gli studenti dell’Istituto - è sempre esistito ma ora, con internet e i social media ha assunto dimensioni più pericolose, perché mentre garantisce l'anonimato ai persecutori, espone le vittime alla vergogna dalla quale non possono trovare riparo neppure tra le mura di casa. La lotta contro queste forme di violenza deve essere condivisa, deve venire da più fronti: da famiglia, scuola, istituzioni. Questo nodo blu, per me e per l'amministrazione tutta, rappresenta un impegno. L' impegno a usare i mezzi a nostra disposizione per contrastare queste forme di prevaricazioni. A voi ragazzi raccomando soprattutto di parlare, di confidare a qualche adulto di cui vi fidate - che può essere un genitore, un fratello maggiore o un docente - eventuali comportamenti strani che dovessero crearvi disagio. Pretendere legalità è sempre la giusta via”.