San Valentino, Scalese (Cgil): “L’amore è libertà, non violenza”
“L’amore spesso viene strumentalizzato al fine di diventare limite ed ostacolo di libertà, venendo meno, in modo paradossale, al valore intrinseco di questo sentimento che dovrebbe rappresentare il motore immobile della realizzazione altrui, in qualunque forma essa si ponga”. Lo afferma il segretario generale della Cgil Area Vasta di Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, Enzo Scalese, in una nota relativa alla celebrazione di San Valentino.
Una ricorrenza che “sollecita alcune riflessioni relative ai passi fatti sulla tematica in termini di civiltà culturale, anche nel nostro territorio”, e che il sindacalista inquadra nel numero di chiamate al numero antiviolenza, che “nel periodo marzo-ottobre 2020, evidenzia un quadro allarmante sulla violenza domestica, violenza fisica e psicologica di genere e sul dilagante fenomeno dello stalking”.
“Fattori culturali atavici, che vogliono le donne relegate al ruolo esclusivo di madri e mogli pesa notevolmente nel percorso di emancipazione femminile e in contesti socioculturali maggiormente deprivati, sfociano in atti di palese brutalità” continua Scalese, che ribadisce la pericolosità delle violenze di matrice psicologica e morale.
Lo stesso poi si sofferma su quanto accaduto nel consiglio comunale di Crotone, con l’approvazione di una mozione proposta dalla Lega contro il Ddl Zan. “Paradossale è proprio che il concetto di amore che contiene in sé un principio originario ed inalienabile di libertà, venga sottoposto oggi a restrizione e valutazione secondo la morale soggettiva e ristretta di minoranze politiche e culturali che vorrebbero determinare e limitare il naturale progresso sociale di un territorio” continua Scalese, che conclude affermando che “un territorio che ha bisogno di ben altre spinte culturali per poter ripartire e pensare di rilanciare, anche su un piano economico, la propria identità che porta in sé una storica cultura che è stata faro di civiltà per il mondo intero”.