Sit-in Akrea davanti al Comune, lavoratori: “ritardo stipendi è solo la punta dell’iceberg”
“La protesta non è stata originata tanto dagli “stipendi arretrati”, come superficialmente riportato da qualche testata locale, quanto dalla preoccupazione per il futuro dell’azienda, che attende ancora quello sviluppo che più volte è stato promesso da questa amministrazione.” È quanto precisano in una nota i dipendenti di Akrea Mungari Giovanni, Grande Giovanni, Vrenna Maurizio, Muscatello Bruno, Arcuri Pasquale, in merito al sit-in organizzato ieri pomeriggio davanti al Palazzo comunale.
“Il ritardo nel pagamento dei nostri stipendi, - precisano i lavoratori - che è conseguenza dei tempi differiti con cui il Comune salda le fatture all’azienda, è stata solo la punta dell’iceberg di una situazione che preoccupa non poco i lavoratori di Akrea. Il sindaco Voce, sin dal suo insediamento,- aggiungono - ha sempre manifestato la volontà di dotare l’azienda delle risorse necessarie a migliorare i servizi e ad avviare la sospirata raccolta differenziata, ma ad oggi dobbiamo registrare che alle parole non sono ancora seguiti i fatti. Questa contraddizione assume particolare rilievo se si considera che lo stesso primo cittadino, in più occasioni, ha ventilato l’ipotesi di affidare i servizi di igiene a società private con l’assorbimento del personale di Akrea mediante le clausole sociali. E’ uno scenario che non ci convince perché sappiamo bene quali potrebbero essere gli effetti sul futuro delle maestranze e delle loro famiglie.
“Nonostante la carenza di mezzi e attrezzature - e non ultime le difficoltà di conferimento negli impianti di selezione e smaltimento” i lavoratori precisano che “ grazie anche a una più efficiente organizzazione aziendale, stiamo producendo il massimo sforzo per dare risposta alle giuste aspettative dei cittadini. Ma senza risorse adeguate non potremo andare molto lontano. E’ questo – precisano - il reale motivo della nostra manifestazione di ieri”.
“Al sindaco, che ringraziamo per averci ricevuti ancora una volta, abbiamo ribadito che Akrea deve restare pubblica e messa in condizioni di funzionare al meglio – concludono - attraverso quegli investimenti ripetutamente promessi. Lo stesso sindaco Voce ha riconosciuto i nostri timori e ci ha rassicurato sul futuro della società in house, convenendo sulla necessità di consolidare la continuità aziendale anche per non disperdere il patrimonio umano e professionale accumulato in tanti anni di attività.”