Amantea, Cgil: “questo territorio pretende la Casa della Salute”
“Il percorso, già tracciato nei mesi scorsi, per far diventare Casa della Salute il Poliambulatorio di Amantea è stato cancellato, con un colpo di spugna, dal nuovo Commissario Straordinario ad acta della Sanità in Calabria, Guido Longo. Non c'è pace in questa regione. Tutto si costruisce e demolisce senza tenere conto delle esigenze di un territorio e della sua popolazione che avrebbe bisogno di più sanità pubblica. Senza contare il tempo impiegato, l'impegno profuso per cercare di dare un contributo da parte di chi questa terra la vive sulla propria pelle e la conosce nel profondo. Purtroppo, spiace constatare, che ancora si preferisce incentivare laboratori privati.” È quanto denuncia in una nota la Cgil di Amantea in seguito all’approvazione del Commissario ad acta della sanità calabrese Guido Longo delle “Linee Guida per l’adozione degli atti aziendali delle aziende del servizio sanitario della Regione Calabria”.
La Cgil prosegue nella nota con un breve excursus sull’evoluzione della questione Casa della Salute e precisa: ”Era il 29 agosto 2016 quando con delibera Asp n. 1397, veniva decisa l'evoluzione del Poliambulatorio in Casa della Salute. Il 9 novembre 2019, veniva inviato agli uffici regionali il Piano di fattibilità della Casa della Salute - già presente nell'atto aziendale - per l'inserimento della stessa nel piano finanziario, allora in via di definizione, a valere nel fondo dell'art.20, anno 2019. Il 2 dicembre 2020, come Cgil organizzammo un sit-in di protesta davanti a locali del Poliambulatorio, presenti cittadini, il presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci e numerosi sindaci del comprensorio. Il 3 dicembre 2020 ci fu un incontro con l'allora commissario Asp Cosenza, Cinzia Bettelini, nel quale si ribadì l'assoluta necessità di verificare quanto formalizzato dalla delibera di giunta regionale in merito alle risorse Por da destinare ai vari progetti 2014-2020, tenendo conto delle difficoltà legate agli investimenti delle aziende in disavanzo.”
“In tutte queste occasioni – precisa la Cgil - eravamo presenti al fianco della popolazione rivendicando il diritto alla salute e all'accesso alle cure per la stessa.”
“Si fa finta di lavorare per il pubblico, invece – avanza la Cgil - si garantiscono corsie preferenziali affinché l'offerta dei servizi pubblici sanitari continui la lenta e costante migrazione nelle mani dei soliti privati. Che dire poi di questo commissario straordinario provinciale dell'Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina, non abbiamo notizie del suo operato. Non muove foglia, non può disturbare i manovratori. Questo territorio pretende la casa della salute. Ha diritto ad avere una sanità pubblica accessibile a tutti. Una struttura di rilevante importanza, capace di offrire diversi servizi di eccellenza e di porsi come punto di riferimento di un bacino d’utenza che va al di là dei nove comuni che compongono l’ex distretto sanitario del Basso Tirreno Cosentino. Il poliambulatorio di località Santa Maria – conclude la nota della Cgil - è un presidio non solo da difendere, ma da sostenere e potenziare, a supporto di una comunità che, per le scelte assurde della politica operate in passato, non può fare riferimento alla presenza fisica di un ospedale.”