Cosenza. Alcolici di contrabbando in una fabbrica clandestina: denunciato un cinese

Cosenza Cronaca

In un insospettabile immobile della città brutia sorgeva una fabbrica clandestina per la produzione di grappa, completa di ogni apparecchiatura e perfettamente funzionante.

È quanto scoperto dai Finanzieri del Gruppo di Cosenza che, su segnalazione della Questura locale, hanno fatto scattare il sequestrato dell’attività illecita al cui vertice c’era un uomo di nazionalità cinese.

I DETTAGLI

Le fiamme gialle hanno eseguito difatti una perquisizione d’iniziativa nell’immobile, scoprendo che lì giacevano oltre 50 quintali tra prodotti alcolici di contrabbando già pronti per la vendita, contenuti all’interno di 400 damigiane, e materie prime in attesa di lavorazione, come e principalmente miscugli di acqua e vinacce contenuti in fusti e botti.

Secondo quanto rivela la Gdf, l’impianto di produzione - scoperto essere abusivo - era composto da un alambicco artigianale in acciaio di rilevanti dimensioni, posizionato sopra ad un bruciatore e collegato tramite un tubo in gomma ad una serpentina di raffreddamento.

Nel corso dell’ispezione, i finanzieri hanno anche ritrovato decine di bombole di GPL usate per alimentare i fornelli a gas.

IL TITOLARE DELLA DISTILLERIA

Il titolare della distilleria è stato identificato in un soggetto cinese già noto alle Forze dell’ordine in quanto gravato da numerosi precedenti di polizia, tra cui quelli di istigazione alla corruzione (per il quale in passato è stato anche attestato), violenza a pubblico ufficiale e reiterata guida senza patente.

L’uomo non sarebbe stato in grado di fornire alcun tipo di autorizzazione amministrativa necessaria per la produzione delle bevande alcoliche, né tantomeno le comunicazioni preventive all’Amministrazione Finanziaria, indispensabili per la detenzione delle apparecchiature da utilizzare per la lavorazione delle materie prime.

IL SEQUESTRO

Al termine, quindi, si è proceduto al sequestro del compendio dei beni utilizzati per la fabbricazione dei prodotti alcolici, alla messa in sicurezza dell’immobile trasferendo le bombole di GPL in un altro sito autorizzato ed alla denuncia a piede libero del trasgressore alla Procura di Cosenza.

Sono in corso altri accertamenti per individuare i clienti dell’indagato, oltre che per ricostruire i guadagni derivanti dalla attività illecita.