Barriere architettoniche, Udicon: “La città metropolitana adotti il Peba”
“L’inerzia totale di tante Amministrazioni Comunali dell’Area Metropolitana di Reggio Calabria, in particolar modo del capoluogo reggino nell’assumere iniziative volte ad elevare le condizioni di vivibilità dei cittadini disabili è culturalmente imbarazzante e moralmente inaccettabile”. Inizia così la nota della vice presidente provinciale dell’Udicon a Reggio Calabria, Mary Caracciolo, che afferma che “l’abbattimento delle barriere architettoniche deve essere colta come una priorità per le varie Amministrazioni Comunali”.
Un’adozione da effettuare quanto prima, dato che “Non solo perché esistono da tempo leggi e direttive che impegnano fortemente le Amministrazioni Comunali all’adempimento dei doveri istituzionali inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale, ma anche, e soprattutto, perché la Regione Calabria risulta palesemente inadempiente verso questa tematica”.
“Il Peba contiene la rilevazione e la classificazione di tutte le barriere architettoniche presenti negli spazi pubblici e negli edifici di proprietà comunale, le proposte per la loro eliminazione, la stima dei costi per gli interventi di abbattimento. Ed è anche lo strumento di programmazione cui riferire le risorse finanziarie disponibili per la realizzazione degli interventi” continua la Caracciolo “Inoltre, il Piano è la cornice quadro per il coordinamento delle diverse politiche d'intervento rivolte all'accessibilità e mobilità delle persone disabili, non necessariamente limitate alla realizzazione di opere pubbliche, ma anche rivolte al miglioramento dei servizi prestati”.
Per questo motivo, l’associazione di consumatori chiede “ai vari Sindaci dell’intera area metropolitana inadempienti,che intervengano per giungere all’adozione del Peba, dando un segnale di forte discontinuità sul tema della mobilità dei disabili. Chiederemo un tavolo di confronto alla Città Metropolitana di Reggio Calabria per confrontarci sul tema”.