SoSovereto, nasce il coordinamento tra associazioni e comune per salvare la Pineta del Sovereto
Si chiama SoSovereto il coordinamento formato da associazioni e Comune di Isola Capo Rizzuto nato per salvare la pineta di Sovereto. Il coordinamento è stato costituito nel corso di un incontro avvenuto nella sede del palazzo comunale tra la sindaca Maria Grazie Vittimberga, il presidente del Consiglio, Luigi Rizzo, il consigliere con delega all’ambiente, Gaetano Muto, le associazioni del territorio.
L’incontro ha sancito la nascita del coordinamento che mira a salvaguardare, ripopolare e dare nuova vita al Bosco di Sovereto, Sito d’Interesse Comunitario. Ad aprire la discussione è stata la sindaca che ha illustrato i tanti progetti, tra cui quello dell’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto” e quello di Lega Ambiente: “E’ giunto il momento di agire – ha detto il primo cittadino – il nostro territorio è ricco di straordinari doni della natura e noi abbiamo il dovere di tutelarli e far si che diventino meta d’interesse per i nostri cittadini e d’attrazione turistica. Abbiamo bisogno dell’aiuto delle associazioni di categoria per far si che il Sovereto ritorni al suo splendore, ed è per questo che vi abbiamo riuniti tutti oggi”.
Le parole del primo cittadino hanno trovato riscontro positivo in tutte le associazioni presenti che immediatamente hanno dato disponibilità alla nascita del Comitato, altre hanno già reso noto di aver già avviato progetti inerenti la pineta del Sovereto, come ad esempio l’associazione Corpo Forestale Volontariato che ha già come obiettivo quello di far rivivere il Bosco e renderlo Riserva Naturale per gli animali.
La parola è poi passata a Giovanni Iedà della Lega Navale Le Castella, tra i promotori dell’incontro insieme all’amministrazione che ha, per l’appunto, proposto la nascita del coordinamento: “Basta promesse, è giunto il momento di essere protagonisti del nostro territorio e per farlo dobbiamo agire. Dobbiamo insistere con gli enti preposti, capire cos’hanno in mente e insistere fino ad ottenere risultati. Nessuno deve più prenderci in giro”.
Sulla stessa linea anche Isola Ambiente Apnea che ha sottolineato l’aspetto delle autorizzazioni necessario per accedere all’interno dell’area e ha sottolineato che la prima cosa da fare è quello di organizzare una serie di giornate per ripulire l’intera pineta dai grossi cumuli di immondizia, per lo più cassette di polistirolo e rifiuti speciali. Tra le altre proposte anche quella del professore Giovanni Stillitano che ha prospettato un percorso di sport di orientamento e quella dell’Unitalsi che ha suggerito di renderlo fruibile ai diversamente abili. In totale sono state più di venti le associazioni presenti, ognuna con un’idea diversa ma tutte indirizzate verso il salvataggio della pineta.