Comitato Magna Græcia: “Statale 106 può rientrare nel Recovery Fund, politica si attivi”
“Il silenzio della Politica equivale all’accertamento di una responsabilità di una gravità inaudita”. Lo afferma in un comunicato il Comitato Magna Græcia, che si dice “indignato dell’ulteriore raggiro posto in essere dalla solita cabina di regia” a danno della statale 106.
Il Comitato prende spunto dalle comunicazioni intercorse tra l’associazione Basta Vittime sulla 106 e la Commissione Europea. Quest’ultima infatti avrebbe espresso un parere favorevole all’impiego del Recovery Fund per l’ultimazione della statale.
“Dalla risposta alla missiva, è stato palesato che anche le nuove opere stradali, se comprese nella rete TEN-T, possono essere soggette a finanziamento qualora corredate da attenzioni verso il cambiamento climatico e sensibile riduzione dell’inquinamento” spiega il comitato nella nota. “A conferma di ciò il responsabile della Commissione, Oliver Silla, risponde testualmente: ‘Se quindi investimenti in infrastrutture stradali rimangono possibili (ammodernamento e/o nuove costruzioni), come nel caso della Strada Statale 106 “Jonica” parte della rete TEN-T, questi ultimi dovranno essere accompagnati da dettagliate misure attenuanti per quanto riguarda l’attenzione verso il cambiamento climatico, la prevenzione e riduzione dell’inquinamento, la transizione verso un’economia circolare, e altre’”.
“Ora resta da capire quale sarà la volontà di questo nuovo Governo” conclude il comitato. “Avrà il coraggio di raddrizzare le storture e le abominevoli manchevolezze politiche che nel Recovery Plan non hanno incluso la SS106, o si limiterà, come i precedenti, a passare un colpo di spugna mettendo in pratica quanto già, volutamente ignorato, dal precedente Governo?”.