Incontinenza urinaria. Fincopp Calabria alla Regione: avviare rete di prevenzione e cura
La Fincopp Calabria sollecita la Regione sul tema dell’incontinenza. L’obiettivo è quello di portare all’attenzione del commissario ad acta Guido Longo, e di tutte le figure preposte a recepire il documento Stato-Regioni del 2018 che affronta il tema dell’incontinenza urinaria, dei presidi per l’incontinenza sia dal punto di vista chirurgico, farmacologico e riabilitativo.
Il focus è rappresentato dalla creazione di una rete di centri specializzati nella diagnosi, prevenzione e cura di ogni forma e grado di incontinenza urinaria nonché delle disfunzioni del pavimento pelvico.
In realtà, a fronte di un problema che affligge in Italia ben 5 milioni di persone, ben poche sono le opportunità di curarsi e risolvere questo disagio che spesso si trasforma in un vero handicap sociale.
Infatti, ad oggi solo la regione Piemonte e il Veneto hanno accolto questo appello e Lombardia, Toscana, Lazio stanno avviando le trattative per muovere i primi passi.
Una associazione di pazienti a tal fine si fa promotrice per dare voce a chi non ce l’ha.
“Il momento difficile che stiamo vivendo - afferma la presidente di Fincopp Calabria Francesca Lettieri - non deve affatto farci demordere dal percorrere una strada giusta e di civiltà”.
“Comprendiamo le priorità sanitarie legate alla pesante situazione pandemica ma, d’altro canto - prosegue - ci teniamo a precisare che non chiediamo un impegno economico o di risorse bensì solo l’opportunità di essere ricevuti dai vertici regionali per poter avere un incontro preliminare sul tema dell’incontinenza con l’obiettivo di creare un tavolo tecnico che possa progettare in futuro la nascita di una rete regionale”.
La Calabria non fa eccezione e con un milione e novecentomila abitanti circa ha percentuali relative al problema legato alle disfunzioni del pavimento pelvico pari a circa il 10,4%, ma solo lo 0,4% dei malati si rivolge ad un professionista per affrontarlo e risolverlo.
Attualmente Fincopp Calabria ha aperto uno sportello di ascolto con un numero dedicato a questi malati e ha intrapreso una sinergia con la Casa di Cura Romolo Hospital che da anni, ormai, ha avviato percorsi di diagnosi, cura e riabilitazione di tutte le disfunzioni del pavimento pelvico, mettendo a disposizione dei malati una équipe multidisciplinare d’eccellenza.