Vaccini, Spirlì: “Fosse per me chiuderei le scuole per due settimane”

Calabria Attualità
Nino Spirlì

Fosse per il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, le scuole rimarrebbero chiuse per due settimane e permettere ai sanitari di finire le vaccinazioni. È quanto ha ribadito nel corso della trasmissione “Un giorno da pecora” su Rai Radio1.

E ha detto di essere preoccupato, perché “la variante inglese è arrivata anche in Calabria, purtroppo l’avevo previsto dopo i primissimi dati e perché questi ultimi giorni i contagi sono arrivati anche tra le giovani generazioni. La cosa mi sta preoccupando da un po’ di tempo”.

Per quanto riguarda le scuole, Spirlì ha affermato che “la situazione è stata manovrata in maniera sbagliata”, perché dice che da parte sua “non c’è nessuna voglia di fare braccio di ferro tra destra, sinistra o centro, c’è ancora l’idea chiara sulla necessità di prevenire in una Calabria che non ha una sanità organizzata piuttosto che dover curare una zona rossa che però è rossa per i contagi tra i ragazzini."

"Un mese e mezzo fa – ha ricordato il presidente facente funzioni della Regione – avevo proposto all’Ufficio scolastico regionale e a tutti i sindacati di fare una chiusura di due settimane, iniziare la vaccinazione del personale scolastico e dopo quelle due settimane cominciare ad poi aprire man mano le scuole, fermo restando che ci sarebbe potuto scappare una terza settimana di Dad”.

E ha rammentato la sentenza del Tar che ha sospeso la sua ordinanza di sospensione delle attività didattiche “per cui le elementari e medie sono aperte, e il numero dei contagi è aumentato in maniera esponenziale, le superiori sono invece metà e metà, nel senso che ho dato massimo il 50% di riempimento delle aule ma ho concesso alle famiglie di chiedere ai presidi di poter scegliere per i loro ragazzi. Fosse per me – ha concluso Spirlì – le chiuderei ancora per due settimane per finire la vaccinazione, che sta andando avanti”.