Aree montane, Uncem: “Finalmente riconosciute ed incluse nel Recovery Plan”
“Servono interventi strutturali che incentivino la presenza abitativa e provvedimenti che sgravino burocrazia, procedimenti amministrativi e fiscali non solo per chi vive in tali realtà ma anche per chi vi investe”. È quanto afferma in una nota Vincenzo Mazzei dell’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, che ricorda come “la cura e la valorizzazione delle aree interne e montane sono aspetti fondamentali per migliorare la qualità della vita chi vi abita, implementare servizi, generare opportunità di lavoro e creare economia”.
Lo stesso ricorda che nel documento che sarà approvato a livello nazionale viene evidenziata la necessità di una “nuova strategia per le aree montane e interne ai fini della riorganizzazione dei servizi, per accompagnare lo sviluppo sociale ed economico, e per contrastare i fenomeni di spopolamento e di denatalità, favorendo la cooperazione tra enti locali, e in particolare tra i piccoli comuni, utilizzando per i predetti territori il medesimo criterio di aggiuntività e di complementarietà stabilito per le aree terremotate”.
Questi prevedono, tra le altre cose, la creazione di una “agenda digitale per la montagna”, finalizzata al collegamento tra i vari comuni in via telematica. Previsto il “Piano Nazionale Borghi”, per promuovere i piccoli centri e salvarli dallo spopolamento, e numerose azioni sul piano turistico e culturale. “Le risorse assegnate sono pari a circa 4,2 miliardi di euro”, afferma ancora Mazzei.
“Si tratta di un risultato di grande rilievo ottenuto anche grazie all’impegno e alla determinazione dell’Uncem, che ha saputo presentare valide proposte e costruire la giusta interlocuzione con i Gruppi politici presenti nel Parlamento” conclude.