Colpo al caveau di Caraffa, sei condanne in Appello. Cade l’aggravante mafiosa
Sei condanne e un’assoluzione nel processo sull’assalto al caveau della Sicurtransport di Caraffa (QUI). I giudici della Corte di Appello hanno inoltre escluso il coinvolgimento dei clan e quindi l’aggravante mafiosa per due imputati a cui era stata attribuita nel procedimento di primo grado.
I magistrati hanno poi rideterminato la condanna per Giovanni Passalacqua, ritenuto l’ideatore del colpo da 8 milioni di euro; e Dante Mannolo, nipote del boss di San Leonardo di Cutro Alfondo Mannolo. Per entrambi è arrivata la condanna a 10 anni di reclusione, quando in primo grado era stata di 14.
Condanne confermate, poi, per Carmine Fratepietro, 43enne di Andria (10 anni e 8 mesi); Matteo Ladogana, 48enne di Cerignola (10 anni e 8 mesi); Leonardo Passalacqua, 48enne di Catanzaro (10 anni e 8 mesi). 12 gli anni di reclusione decisi per Alessandro Morra, 40enne di Cerignola; mentre è arrivata l’assoluzione per Pasquale Pazienza, 52enne di Bitonto.
Per gli inquirenti a ideare il piano sarebbe stato Passalacqua che avrebbe chiesto e ottenuto l’autorizzazione da parte dei clan crotonesi, in cambio di una parte di denaro. Tuttavia, la sentenza di secondo grado ha ridimensionato l’accusa.
La notte del 5 dicembre 2016 un gruppo di persone ha assaltato la sede della Sicurtransport e rubato 8,1 milioni di euro (QUI).
Decisiva nelle indagini è stata la compagna dell’uomo che ha iniziato a collaborare con la giustizia e a fornire tutti i dettagli dell’operazione.