Crotone. Bonifica dei 21 siti Cic, il Comune precisa: “Si cambia registro. Syndial dovrà provvedere”
“Per la bonifica dei 21 siti interessati dalla presenza di Cic (Conglomerato idraulico catalizzato) deve essere individuato il responsabile dell'inquinamento”. È quanto riferisce in una nota il Comune di Crotone in seguito ad una riunione svolta in Provincia e alla quale hanno preso parte il presidente dello stesso ente, Simone Saporito, e i sindaci Vincenzo Voce, per Crotone, e Maria Grazia Vittimberga, per Isola Capo Rizzuto.
“Si cambia registro – puntualizza il comunicato dell’ente– rispetto al passato, con maggiore determinazione, a partire da una nuova ordinanza, che dovrà essere varata dalla Provincia, che individui il soggetto che dovrà provvedere alle bonifiche. Il recupero di alcuni di questi siti, il cortile della scuola di San Francesco, l'area nel quartiere Lampanaro e un'altra nel quartiere Acquabona, è già previsto nel piano di bonifica disposto dal ministero dell'Ambiente, ma l'obiettivo degli enti è quello di prevedere la bonifica di tutti gli altri siti di cui 19, tra pubblici e privati, ricadono nel Comune di Crotone”.
“Un obiettivo – spiega la nota – da ottenere attraverso una ordinanza, supportata da dati tecnici e scientifici, che superi lo stallo causato dalla decisione del Tar che aveva accolto il ricorso di Syndial avverso una precedente ordinanza della Provincia. Lo scenario, alla luce dei supporti tecnici, ma anche della determinazione che spinge gli amministratori, è mutato e gli enti intendono riaffermare il principio che sia Syndial a dover provvedere alla bonifica dei siti”.
“Al di là delle procedure amministrative – conclude la nota del Comune –, il sindaco Voce, ha già chiesto a Eni di prevedere tavoli tematici che affrontino il tema delle problematiche ambientali a 360 gradi e, naturalmente, anche quello relativo ai siti dove si registra la presenza di Cic”.